NDZ.it - Mario Kart 8 - Mario Kart 7 - Mario Kart Wii - Forum & Community : 2021: A NDZ Odyssey - NDZ.it - Mario Kart 8 - Mario Kart 7 - Mario Kart Wii - Forum & Community

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2021: A NDZ Odyssey Raela's Quest

#14 Utente offline   Suor Genoveffa 

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Inviato 02 maggio 2021 - 19:34

Il miglior capitolo a mani basse :julee: :julee: :julee: :julee: :julee: :julee: :julee:

(Comunque il mio platano fritto è stellare IRL, no joke)
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#15 Utente offline   AlucarDD 

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Inviato 03 maggio 2021 - 12:30

Strepitoso anche questo capitolo... i personaji sono tutti così caratterizzati bene, assolutamente intellegibili attraverso ogni dettaglio che inserisci.

Citazione

La sua tomba era un ammasso di TEMPUN e IR con un grosso schermo collegato costantemente a Youtube. Un piccolo database, che molti dicono fosse la sua vera anima, postava record su giochi mai visti e interagiva con commenti di bot autogenerati, in un loop eterno. Conoscendo Lee, forse questo era il paradiso.


:stuc:

Ma poi ci sono le sequenze action che sono davvero SUPER!
Bramo di poter leggere il prossimo capitolo che si prospetta spaziale... :merendinacinpokomonmrdayconilme
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#16 Utente offline   Rael 

  • Queen do Brasiu
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Inviato 09 maggio 2021 - 08:04

Next Destination: Martinsicuro


Dopo la pungente brezza Piemumtès il clima si faceva più arido mentre entravo nelle terre Ascolane. Continuavo a pensare a Col e Mario Kart 8. Quell'abominio uscì subito dopo la morte di Lee Boon, e forse per quello, o semplicemente perché faceva cacare il cazzo, non riuscìì ad eguagliare l'apice competitivo di Mario Kart 7. Una Karta senza Lee Boon voleva dire che tutti potevano vivere la vita dei loro sogni, e così fu. Chi continuò a nerdare, chi iniziò a lavorare e chi si fece una famiglia. Anche se non sentivo The Simo da una vita, sapevo che lui ricadeva nell'ultima categoria. Lo dicevamo sempre che essendo il più normie di NDZ sarebbe stato il primo a fare figli. Ma chissà se era veramente così.

Con la mia moto affrontavo la zona residenziale di Martinsicuro, sperando di trovare qualche informazione su Warez.

"EHI! AMAZON! QUI!" mi strillò una donna davanti a una normalissima villetta familiare. Fermai la moto.
"Guardi che non sono il corriere di Amazon!"
"Ah no?! E allora che ci fai qui nel nostro quartiere?! Tornatene nel tuo paese!" strillò la donna, dimostrandosi una classica cattolico-razzista italiana.
"Mamma che succede?!" disse una bimba paffutella mentre addentava un flauto Mulino Bianco.
"Torna in casa Wariuzza! Non c'è niente da vedere qui!"
"Wa... Wariuzza?!" rimasti shoccata nell'udire quel nome.
"Mamma! Papà non la smette con le sue battute! Non voglio mi accompagni a scuola!" strillò una ragazzina più o meno della mia stessa età.
"SIMONE BASTA CON LE TUE BATTUTE O CHIEDO IL DIVORZIO! Raela, io non posso accompagnarti perché sto aspettando i pacchi di Amazon, Zalando e QVC! Sai che sono molto importanti per me!"
"Cosa?! Raela?!" ero ancora più sconvolta. Ma dove ero finita?!

"Ehi ragazze lo sapete qual'è il re più rilassato al mondo?! RE - LAX!"
"SIMONE SMETTILA! NON DAVANTI ALLE BAMBINE!"

Un enorme sorriso mi si formò sul volto.

"THE SIMO!"
Lui alzò lo sguardo guardandomi incredulo.
"R... Raela?! Pensavo fossi morta!"
"CONOSCI QUESTA STRANIERA?!"
"Raela?! Ma si chiama come me?!" chiese la figlia maggiore. The Simo mi corse incontro e mi abbracciò. Era sicuramente cresciuto, sembrava un uomo ormai. Indossava un banale completo giacca e cravatta grigio.
"HEY SIMONE CHE FAI?! AVRA' L'ETA' DI NOSTRA FIGLIA!" urlò la moglie nervosissima.
"Calma Simona, lei è una grande amica di anni fa!"
"CHE CAZZO DICI?! AVRA' SI E NO 16 ANNI!"
"Sì ma... è una storia lunga!"
"BEH ORA PORTA LE BAMBINE A SCUOLA! IO NON POSSO ASSOLUTAMENTE LASCIARMI PERDERE UN'ASTA SU EBAY PER UN SET DI YANKEE CANDLES DA 500€!" disse nuovamente la moglie tornando in casa. Sembrava non le interessasse granché ne il marito ne le figlie, ma era costantemente attaccata al telefono e ai vari siti di shopping.
"Raela ma che ci fai qua?!"
"Sto jirando tutta Kartia, un po' come Carlos, el topo que jira!"
"Davvero?! E' fantastico! Come mi mancano i vecchi tempi..."
"A chi lo dici... ma sai sto scoprendo che sotto sotto mancano un po' a tutti... o almeno così spero..."
"Tu conosci mio padre?!" mi disse Raela incuriosita.
"Certo! 10 anni fa abbiamo girato Kartia in lungo e in largo per sconfiggere Lee Boon!"
La ragazzina mi guardò stranita.
"Lee Boon?"
"Cosa?! Non ne sai niente?!"
"Non sapevo che mio padre sapesse pilotare un kart..."
"Da quando mi sono sposato ho iniziato una vita pacifica e ho lasciato il passato alle spalle. Mia moglie mi proibisce di parlare di quando ero un karter perché le sue amiche potrebbero parlar male di lei"
"Ma almeno le tue figlie dovrebbero sapere che eri un gran lamer!"
"Papà non ci racconta mai niente... a parte le sue battute..."
"Oh no The Simo... non dirmi che non hai smesso di..."
"Pronto, casa Aragosta? No, qui è casa Gambero! Mi scusi, ho preso un granchio!”
"Papàààààààà!"
"Una banana cammina per strada. Ad un certo punto inciampa e dice: “Ahi! Mi sono sbucciata!”
"Ti prego smettila!"
"Il deserto del Sahara è in Africa! E su questo non ci piove!"
Mi sentivo in imbarazzo per The Simo e per le sue figlie soprattutto e cominciavo a pentirmi di essere lì. Dovevo fermare questo massacro mentale.
"The Simo, che ne è di Warez?!"
Improvvisamente The Simo si fermò con uno sguardo raggelato.
"Papà?! Non stai bene?!"
Le sue figlie sembravano non averlo mai visto così sconvolto.
"Ragazze, tornate in casa. Devo parlare con la mia amica per un po'..."
"E' stato bello conoscerti Raela!" disse Wariuzza abbracciandomi.
"La prossima volta vi racconterò di tutte le lamerate di vostro padre!"
Io e The Simo iniziammo a camminare un po' lungo la spiaggia.
"E' passato molto tempo Raela, Wariuzzo è cambiato molto..."
"Devo parlargli The Simo. E' urgente. Col non è in forma e Warez sta giocando a Mario Kart 8, trascinandolo verso la follia."
"Raela è meglio se non vedi Wariuzzo. Credimi. Torna in sella alla tua moto e prosegui il tuo viaggio."
"No The Simo, insisto! L'ho promesso a Col! E poi Warez è un mio grande amico, ho il diritto di vederlo! Che è successo?! Sta male?! Ha avuto un incidente?!"
La mia mente elaborava tutti gli scenari più tragici riguardo alla sorte di Warez in questi 10 anni, ed ero sicuramente preoccupata e spaventata di scoprire la realtà. The Simo teneva il capo abbassato e aveva un'aria triste, non l'avevo mai visto così.
"Beh... dopotutto credo che tu abbia il diritto di vederlo. Ma credimi non ti piacerà."
The Simo si mise davanti a me e prese le mie mani.
"Raela devi promettermi una cosa. La devi giurare sulla tua vita."
Ero spaventata. Non avevo mai visto quel burlone di The Simo così serio in vita sua.
"Ma... io..."
"PROMETTI RAELA! PROMETTI CHE NON LO DIRAI MAI!"
"Dire... cosa?!"
"DEVI GIURARE CHE NON DIRAI MERENDINE POKEMON MR DAY CON IL MEDAGLIONE DI CIOCCOLATO BIANCO DAVANTI A WAREZ!"
Ero così sconvolta che mi sentivo svenire. Uno stormo di gabbiani volò via come se l'energia di ciò che The Simo aveva pronunciato li avesse spazzati via.
"Ma... cosa?! Non posso dire merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco?! Ma..."
"Lo so è assurdo! Ma non devi assolutamente dire merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco davanti a Warez!"
"Ma... NON PUO' ESSERE! Warez adorava le merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco più della sua stessa vita! Ne parlava di continuo!"
"Lo so, Raela, lo so! Ma in questi anni tante cose sono cambiate e ora per lui sentire pronunciare la frase merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco è causa di fortissimo stress psico-fisico!"

Ero senza parole. Era come chiedere a Lee Boon di non parlare di Tempuns. Le merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco erano una creazione di sublime pasticceria commerciale che tempo fa fecero diventare Warez obeso. Durante gli anni di NDZ, quando calava il sole, ci mettevamo sempre attorno a un falò e raccontavamo delle nostre vite prima dell'arrivo di Lee Boon. Ogni volta che era il turno di Warez, raccontava storie e anneddoti sulle fantastiche merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco. Io non le avevo mai assaggiate, ma da come le descriveva sembravano il cibo di dio. Tante volte ho sognato di addentare quel pan di spagna e sentire quel medaglione di cioccolato bianco spezzarsi tra i miei denti. Purtroppo Lee Boon vietò la produzione delle merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco solo per fare un dispetto a Wariuzzo. Fu proprio quello il motivo per cui Warez iniziò a lamerare e a mettere su il database per eliminare il lord oscuro.

"Va bene, The Simo. Non parlerò delle merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco. Te lo prometto. Ma ora portami da lui. Ho comunque bisogno di risposte."

The Simo mi fece entrare nella sua utilitaria che ovviamente suonava solo radio italia. Ci allontanammo dal bel quartiere dove viveva con la sua famiglia e raggiungemmo zone ai confini di Martinsicuro. Iniziavano a vedersi sempre più cartelli di pericolo e zone riservate, così come saliva notevolmente l'odore di merda. A un certo punto la strada finì.
"Da qui dobbiamo continuare a piedi. Tieni, ti servirà." mi disse dandomi una maschera per gas tossici. Uscimmo dalla macchina e iniziammo a camminare. "Attenta a dove metti i piedi. C'è sterco ovunque"
Il paesaggio era quello di una grossa discarica a cielo aperto, con enormi cumuli di meda, pieni di ratti e insetti. I gabbiani e altri uccelli coprofagi giravano in cielo in attesa di qualcosa da mangiare.
"E' meglio che ti racconti tutta la storia, prima che vedi Warez... dopo la morte di Lee Boon come ben sai Mario Kart 8 non diede i risultati sperati... e la community se ne andò un po' affanculo, Warez compreso. Ma se ricordi ha sempre avuto la passione per il collezionismo e diventò quindi la sua attività principale. Un giorno riuscì a piazzare una copia di Mario Bros 3 sigillata con il bollino per 300 miliardi di euro."
"300 miliardi?! Ma allora è diventato più ricco di Nonno?!" chiesi immaginando che forse Warez viveva in un mega villone nella discarica.
"Beh, eravamo tutti felici quando accadde e speravamo volesse investire nella nostra città. Purtroppo conosci Warez..."
"... non dirmi che... si è fatto fottere..."
"Peggio che da Best Buy, Raela. Qualcuno fece una veloce ricerca su Warez e trovò subito il suo punto debole..."
"... le merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco."
"Esattamente. I truffatori erano ex dipendenti di Mr Day, e dissero che per 300 miliardi avrebbero riaperto la fabbrica di merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco. Ovviamente Warez non ci pensò un secondo e versò subito tutti i soldi sul loro conto in banca. I truffatori diedero come garanzia a Warez una sola merendina Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco. Warez neanche si rese conto della truffa tanto era felice. Dopo aver firmato il contratto, mentre quelli volavano in qualche paradiso fiscale con il loro nuovo jet privato, Warez saltellava felice sotto la pioggia con la sua merendina Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco, o meglio L'UNICA merendina Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco al mondo."
"Warez che saltella mentre tiene in mano qualcosa... non può finire bene..."
"Infatti neanche 10 secondi che fece cadere la sua merendina Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco e l'acqua la fece finire in un tombino. Warez era disperato e si calò nelle fogne di Martinsicuro, un posto ben peggiore dell'inferno, per cercare la sua merendina Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco. Cercò per giorni, tra rifiuti di ogni tipo, quando finalmente la trovò: la sua merendina Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco era finita tra alcuni rifiuti tossici, mezza decomposta. Ma era l'ultima merendina Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco al mondo. Non poteva permettersi di perderla. E quindi la mangiò."
Ormai l'idea che Warez fosse morto dopo aver mangiato quella merendina Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco era la più credibile.
"Quindi... Warez se ne è andato mangiando ciò per cui aveva combattuto così tanto, le merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco. Che destino crudele."
"No Raela... Warez non morì dopo aver mangiato quella merendina Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco. Le radiazioni dei rifiuti tossici si mescolarono al suo DNA e alle molecole della merendina Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco, fondondoli e mutando lentamente il corpo di Warez..."
The Simo si fermò davanti a un capannone abbandonato. L'odore di merda era incredibile e faticavo a respirare anche con la maschera.
"Siamo arrivati. Preparati Raela. E non scordarti il tuo juramento."
"Certo The Simo. Non dirò merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco. Sono pronta."
Ma lo ero veramente? La storia di The Simo era agghiacciante e non sapevo cosa mi sarei trovata davanti. A posteriori posso dire che non ero assolutamente pronta, ma penso che nessuno lo sarebbe stato.

The Simo aprì la porta cigolante ed entrammo nel capannone.
"... NON... PUO'... ESSERE!"
Davanti a me, tra montagne e fiumi di merda, c'era Warez. Era enorme, la cosa più obesa che abbia mai visto, con un diametro di 3 metri minimo. Le gambe erano fuse insieme in un unico tentacolo. Le braccine erano corte e non superavano l'enorme seno della creatura, che riposava sulla grossa pancia, piena di pieghe e smagliature. Tutto il corpo era coperto di spesse squame bianche, tranne l'ano, dal quale usciva merda costantemente, creando un maleodorante ruscello dietro di lui. La faccia di Warez era come ipnotizzata, mentre guardava due schermi contemporaneamente. Mi girai verso The Simo. Volevo vomitare.
"MA CHE CAZZ..."
"Se vuoi possiamo andare via Raela..."
Mi feci coraggio. Non avrei retto a lungo però. Ci avvicinammo a Warez.
"Wariuzzo! E' un po' che non ci si sente! Guarda chi ti ho portato!"
"C... Ciao Warez, come va?!"
Warez girò un solo occhio per un secondo per poi tornare immediatamente a guardare gli schermi. Stava giocando a Smash Bros Ultimate e a Mario Kart 8 Deluxe contemporaneamente.
"Raela?! Pensavo fossi morta brutta troia."
Da così vicino potevo vedere che Warez impugnava due controller sporchi di merda. Le sue mani erano troppo grasse per premere i pulsanti precisamente, quindi li premeva tutti a più non posso. Ciò nonostante, stava vincendo a entrambi i giochi. Notai anche che le squame che aveva sul corpo erano stranamente familiari...
"Ma quelli sono... medaglioni di ciocc..."
The Simo mi tappò la bocca. Ma era troppo tardi. Warez distolse immediatamente l'attenzione dal gioco.
"MEREDINE POKEMON MR DAY CON IL MEDAGLIONE DI CIOCCOLATO BIANCO?! QUALCUNO HA DETTO MERENDINE MR DAY CON IL MEDAGLIONE DI CIOCCOLATO BIANCO?!"
Warez iniziò a strillare ed agitarsi come un matto. Dal suo ano iniziò ad eruttare una quantità enorme di merda.
"MAMMA! MAMMA!!! CI SONO LE MERENDINE MR DAY CON IL MEDAGLIONE DI CIOCCOLATO BIANCO!!"
Arrivò la madre di Warez, una donna che sarebbe diventata santa a prescindere dalla religione.
"Hai sentito male piccolo mio! Ora continua a giocare campione!"
La donna riuscìì a calmare Warez distogliendo l'attenzione dalle merendine Pokémon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco. Purtroppo durante il suo tantrum Warez aveva perso di vista lo schermo di Smash, e il suo avversario non solo lo stava battendo, ma anche teabaggando.
"MAMMA! MAMMAAAAAAAAAAA! MI TEABAGGANO! STACCA IL MODEM MAMMAAAAAAAAAA!"
La madre di Warez si avvicinò al modem e staccò lentamente il cavo ethernet.
"Ennò! Non si teabagga il mio cucciolo! Ora ti prendi una bella sconfitta per dc!"
La porta del capannone si aprì ed entrò Monny, sudato ed esausto.
"L'ho trovato Wariuzzo! L'ho finalmente trovato!"
"DAMMELO! DAMMELO!! E' MIO! E' MIO!" strillò Warez agitando il suo corpo enorme. Monny diede a Warez una scatola di un gioco GameBoy.
"Popeye 2 sigillato! Proprio quello che cercavi fratellino!" disse Monny sorridente e quasi in lacrime, come se avesse cercato quel gioco per chissà quanto tempo. Warez teneva la scatola tra le larghe mani, sorridendo. Sembrava felice e soddisfatto. Ma improvvisamente, la sua espressione cambiò bruscamente.
"BRUTTO COGLIONE NON HA IL BOLLINO! TI AVEVO DETTO CON IL BOLLINO IDOTA! NON LA VOGLIO STAMMERDA!"
Warez lanciò il gioco dietro di sè, facendolo affondare in una pozza di merde-mobili.
"Ma l'ho pagato 3000€!"
"E CHE CAZZO ME NE FREGA CERCALO COL BOLLINO! ORA TOGLITI DAL CAZZO DEVO GIOCARE!"
Monny se ne andò devastato. La situazione era terrificante e mi sembrava di vivere un film horror.
"Il veleno dei rifiuti tossici gli ha dato alla testa. E ora è così grasso che probabilmente gli è finita anche dellammerda nel cervello. Non ragiona più. E' inutile parlargli." mi spiegò The Simo.
"WARIUZZO! BRUTTO OBESO DI MERDA!" gli urlai per catturare la sua attenzione.
"Che cazzo vuoi troia?"
Forse Warez era irrecuperabile, ma sapevo che lì, da qualche parte c'era qualcosa che volevo salvare a tutti i costi.
"DOV'E' IL DATABASE?!"
"Il database?! E che cazzo ne so. Da qualche parte. Cercalo se vuoi. Non me ne fotte un cazzo! E ora vattene sto giocan... MAMMA!!! MAMMA!!! HANNO PRESO SAMUS!!! STACCA IL MODEM!!!"
"Maledetti truccioni! Vogliono vincere a tutti i costi contro il mio bambino! Spero vi diverta una bella DC!"
"Raela vuoi veramente cercare il database?! Ma è impossibile!" mi disse The Simo.
"Lo so, ma ci devo provare! Lì dentro c'è tutta la nostra storia! I nostri ricordi! Non posso permettere che affondi nellammerda! E poi mi serve... per aiutare Col... per far tornare tutti!"
"Che intendi dire?"
"Ora non posso spiegare The Simo, ma fidati di me, ho un piano. E lo vedrai alla fine di questo viaggio, se sopravviverò. Ma senza database non potrò fare niente! Ti prego aiutami!"

The Simo ed io iniziammo ad avventurarci nel retro del capannone, dove scorreva il fiume di merda. Camminavamo in punta di piedi su vari rifiuti galleggianti, le uniche parti sicure e quasi pulite.
"Sta attenta, se cadi è finita! Qui è sono tutte merde-mobili. Più ti agiti e più ti risucchiano!"
Cercare il database sembrava impossibile. La merda aveva inghiottito di tutto e chissà quanto fosse profonda. Mentre camminavo vedevo rifiuti di ogni tipo galleggiare a malapena... Yoshi New Island, Pokken Tournament, il forum di NintenDifference... c'era pure una macchina semi sommersa, che offriva un'ottima piattaforma per muoversi. The Simo mi aiutò a salire sopra il cofano da vero gentleman. L'auto in questione sembrava stranamente familiare, e così mi avvicinai al parabrezza per vedere dentro.
Improvvisamente una mano lo colpì dall'interno facendomi sobbalzare dallo spavento.
"MA CHECCAZZ!"
"C'E' QUALCUNO DENTRO!"
Io e The Simo ci avvicinammo e non potemmo credere ai nostri occhi...
"Ma quello è..."
"POETA?! NON PUO' ESSERE!"
Poeta era dentro la macchina con una faccia sconvolta. Magro fino all'osso, forse non riusciva neanche più a parlare, se non scrivendo sul database posts senza senso.
"Dobbiamo aiutarlo!"
Purtroppo la macchina era quasi completamente sommersa di merda. Aprire le portiere avrebbe fatto entrare lammerda.
Poeta prese il suo telefono e iniziò a scrivere.
"Sta postando qualcosa sul database!"
The Simo prese il suo iphone e si collegò al sito. C'era un nuovo topic "ANDATEVENE!!! :pippotto:"

"è veramente BELLO RIVEDERVI!!!! :pippotto: :pippotto: RAELA E the simo ma PER ME NON C'è SALVEZZA!!!!! :pippotto: :pippotto: tempo fà ho offerto una PIZZA INTERA!!!! :pippotto: :pippotto: :pippotto: A wariuzzo e mi HA OFFERTO OSPITALITA' qui sul DATABSE! :pippotto: :pippotto: :pippotto: :pippotto: :pippotto: ma ORA E' TUTTO SOMMERSO DI MERDA!!! :pippotto: :pippotto: ho cercato di tenere VIVO il database :pippotto: fino a questo MOMENTO!!! Ma ora che vedo dell'INTERESSE :pippotto: :pippotto: nel sito il mio lavoro è FNTO!!!! NON preoccupatevi PER ME! IL DATABSE E' IN BUONE MANI!!!! :pippotto: :pippotto: :pippotto:"
:pippotto:


Poco dopo la faticosa lettura del post ci furono dei violenti scossoni. Il nostro peso stava facendo affondare la macchina più velocemente.
"DOBBIAMO ANDARCENE!"
"MA... POETA!"
"EDDAI RAELA E' POETA NON TE N'E' MAI FREGATO UN CAZZO"
The Simo aveva perfettamente ragione, saltammo velocemente su una roccia mentre la macchina di Poeta affondava. Guardavo quella scena ripensando alle confuse parole del post finale di Poeta, ma non capendone mezza. Vidi il suo volto, con gli occhi spalancati, mentre dava un'ultima tirata alla sua pipa, prima di inabissarsi completamente. :pippotto:

Tornammo davanti a Wariuzzo ed ero furiosa. Così mi avvicinai alle console di Warez e le spensi.
"CHE CAZZO FAI?! MI DARA' UNA DC COSì!"
"ORA DEVI ASCOLTARMI BRUTTO OBESO DI MERDA! POETA E' APPENA MORTO E QUESTO TUO STILE DI VITA STA FACENDO DEL MALE ANCHE A COL! SE DAVVERO NON VUOI PIU' AVERE RESPONSABILITA' VERSO LA NOSTRA COMMUNITY, ALLORA ESIGO CHE TU MI DIA LE CHIAVI DEL DATABASE! NON TI LASCERO' SOMMERGERE DI MERDA I MOMENTI PIU' BELLI DELLA NOSTRA VITA!"
Non mi interessava se ciò avrebbe fatto infuriare Warez ma erano cose da dire.
"E' maturata un sacco ora che ha 16 anni!" disse The Simo.
Warez rimase zitto. Tutti ci aspettavamo in un altro tantrum.
"Raela..." disse in modo calmo e per la prima volta quasi umano.
"Il database... E' al sicuro. Tutta lammerda che ci circonda non supera quella dei vostri +1 di 10 anni fa. Puoi avere la mia parola."
Sorrisi, felice di sapere che la nostra storia era al sicuro. Ma soprattutto capendo che, nonostante Warez ora fosse un mostro senza mente, una parte del mio vecchio amico viveva ancora sotto gli strati di grasso e merda.
"Ormai vivo le giornate passando il tempo sui giochidimmerda... ma non ho più un obiettivo... forse sto diventando un bot come Lee Boon."
"No Warez. Ti prometto che non lo permetterò! Devi avere ancora un po' di pazienza. Troverò un modo per far rivivere a tutti ciò che abbiamo vissuto... o almeno in parte! Nel frattempo ti prego smettila di giocare a Mario Kart 8! Cagaci sopra, se lo merita!"
Warez sorrise. "Controllerò il database ogni giorno, Raela. I tuoi +1 sono sempre ben accetti"
Con un cenno finale, me ne andai. Avrei voluto aiutare di più Warez, ma forse non era ancora il momento. Piccoli passi. Era questo che stavo capendo sempre di più nel mio viaggio. Sapere che il database non sarebbe morto era però una certezza importante. Qualunque cosa sarebbe successa, avevo un modo per lasciare un messaggio visibile a tutti i miei amici in qualsiasi momento. Ma sarebbe bastato? C'era ancora qualcuno che controllava il database ogni giorno come Poeta? Forse era l'ora di sfruttare una nuova tecnologia?

"Dove andrai ora?" mi chiese The Simo mentre accendevo la mia moto al tramonto.
"Prima di Roma vorrei passare a Perugia. Sono curiosa di vedere dove è sepolto Nike."
"Ma Nike è ancora vivo!"
"Eddai basta con ste battute TS, sei prevedibile!"
"Non è una battuta! Sono serio!"
"Vuoi veramente dire che... Nike E' VIVO?! MA NON PUO' ESSERE! ORMAI AVREBBE..."
"Sì, ha 99 anni. Non ha molto tempo. Dovresti sbrigarti se vuoi vederlo un'ultima volta..."
"DEVO FARE UN FRETTA! GRAZIE DI TUTTO THE SIMO! SPERO DI RIVEDERTI PRESTO!"
"Ehi aspetta Raela! Non ti ho ancora detto che fa un uomo quando entra in un caffè!"
"MAVAFFANCULO SIMO..."

Questo viaggio era un continuo turbinio di emozioni. Avevo appena ritrovato una pace apparente che scopro che Nike, il Vecio, era ancora vivo. Ero sicura sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei visto, quindi non dovevo perdere tempo. Puntai dritto a sud, ormai verso le ultime tappe di questa rocambolesca avventura...
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"quella rosalina di merda che aspettava che prendessimo tutti l'item prima di usare il fulmine[...]
[...]e quel figlio di puttana che usa rosalina può benissimo schiattare anche domani"
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#17 Utente offline   Nonno  

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Inviato 09 maggio 2021 - 09:37

La parte più difficile di questo capitolo non è stata leggere di tutta quella merda, ma sorbirmi le battute di The Simo. Anche perché qui su NDZ siamo abituati allammerda™. :rimescola:
Voto:
:merendinacinpokomonmrdayconilme :merendinacinpokomonmrdayconilme :merendinacinpokomonmrdayconilme :merendinacinpokomonmrdayconilme :merendinacinpokomonmrdayconilme
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#18 Utente offline   Wariuzzo 

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Inviato 09 maggio 2021 - 16:23

Mi sono immaginato tutto lo scenario come il great mighty poo di Conker.

Vabbè best capitolo a mani basse. Soprattutto per l'inquietante veridicità delle cose con la realtà. :merendinacinpokomonmrdayconilme :autism:
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#19 Utente offline   Ege 

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Inviato 12 maggio 2021 - 19:50

Orgoglioso di aver letto tutte le singole istanze di merendine Pokèmon Mr Day con il medaglione di cioccolato bianco

e di aver respinto le malefiche legioni di Tila Tequila con te e Suora :julee:
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#20 Utente offline   Rael 

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Inviato 16 maggio 2021 - 17:08

Next Destination: Perugia


Stavo spingendo l'acceleratore il più possibile. Ogni secondo contava. Forse Nike stava morendo in questo preciso momento.
"Usare un razzo?" pensai. No, non ancora. Chissà quando mi sarebbe veramente servito. Potevo farcela con qualche fungo e tagliando in mezzo all'erba che cresceva rigogliosa tra una curva e l'altra. Entrai a Perugia e sapevo che dovevo puntare al famoso General Hospital della città. Ma non avevo idea di che direzione prendere.

"Mi scusi dove devo andare per il General Hospital?!" chiesi a un signore.
"Che hai detto? Io non hapisco mica che disci ragazzina!"
Oh no, ci mancava solo questo. Dialetto toscano. Qui mi sarebbe servito il piombo di Suora ma dovevo cavarmela da sola...
"Dove prendo una hoha hola per mi babbo?!"
"Tutto a destra e poi sempre dritto!"
Pochi secondi dopo essere ripartita mi resi conto che avevo usato una generale manovra evasiva toscano-umbra, ma non avevo le direzioni specifiche per l'ospedale. Per fortuna la sirena di un'ambulanza mi fece capire che ero vicina. Seguìì quel suono e mi trovai fortunatamente davanti all'entrata dell'ospedale. Che culo. Forse era un segno? Non potevo perdere tiempo.
"Parcheggiai" la moto lanciandola contro una barella in transito, uccidendo il paziente e ferendo i paramedici, e senza esitare corsi subito all'interno dell'edificio.
"DOV'E' IL REPARTO GERIATRIA?! PRESTO!" strillai alla reception mentre la sicurezza stava arrivando per contenermi.
"Signorina deve fare la fila come tutti!"
"LASCIATEMI STARE IL MIO AMICO STA A MORì!"
"Lasciatela..." ordinò una voce dietro di me. Le guardie mollarono la presa e mi voltai.
"E... Elena!"
Ero felice di vederla, chi più di lei mi avrebbe aiutato a trovare il vecio? Elena era la badante e infermiera di Nike, tra i quali poi scoppiò anche del romantico. Tutti su NDZ hanno sempre elogiato il suo lavoro nel tenere in vita quella cariatide secca. Avevo incontrato Elena solo una volta dal vivo, ma non mi sembrava granché cambiata... se non per la sua gamba di legno.
"CAZZO LA TUA GAMBA!" strillai indicandola, e catturando l'attenzione di tutta la hall.
"GUARDATE NON HA UNA GAMBA!"
"OH MIO DIO NON RIESCO A SMETTERE DI GUARDARE!"
"ASSURDO! LA GAMBA NON C'E'!"
C'era un chiasso assurdo ed Elena probabilmente voleva sparire.
"Potreste anche far notare meno che mi state fissando..." disse, forse abituata per il modo cafone con cui tutti notavano la sua protesi.
"Ma... che è successo?!" le chiesi.
"Qualche tempo fa mi sono dislocata il menisco. I miei specializzandi hanno optato per l'amputazione."
"Elena devo vedere Nike il prima possibile! Ti prego portami da lui!"
"Nike ha bisogno di pace... stiamo cercando di farlo addormentare nel modo più tranquillo possibile..."
"Potrebbe essere l'ultima volta che lo vedo! Per favore!" le chiesi quasi in ginocchio.
"E va bene, seguimi"
Mi portò nel reparto geriatria, e in un'ala riservata di esso.
"E' la dentro" mi disse Elena, indicando l'ultimissima stanza in fondo al corridoio. Dei raggi di luce filtravano dalla finestra con delle piccole farfalle azzurre che svolazzavano creando un'atmosfera armoniosa e paradisiaca.
Aprimmo la porta lentamente per non svegliarlo nel caso stesse dormendo. Ma fummo accolti dallo straziante suono di un encefalogramma piatto.
"MERLINO!" strillò Elena lanciandosi verso il letto su cui Nike era disteso. Merlino, il pasciuto gatto di Nike, stava riposando sulla sua faccia, soffocandolo. Elena lo prese di forza, ma gli artigli della piccola creatura erano affondati nella faccia di Nike. Tirando a più non posso, Elena riuscì a togliere il gatto, a discapito di qualche arteria del vecio. Elena velocemente lo medicò e attaccò una nuova flebo alle già 5 presenti.
"Dovrebbe essere stabilizzato ora..." disse, con un sospiro di sollievo.
Nike era davanti a me, ma era quasi irriconoscibile dalla sua versione di 16 anni fa. La testa era pelata, la barba bianca, il corpo magro e rachitico. E' davvero questo ciò che accade quando si invecchia? La mia malediçao do brasiu che ha fermato il mio invecchiamento a 16 anni mi sembrava una benedizione in quel momento.
"Hai ospiti Iacopo!" disse Elena facendomi avvicinare.
"Ma... quella... Raela?! Sei davvero tu?! Pensavo fossi morta 16 anni fa..."
"Anch'io sono felice di vedere che sei vivo, vecio!" dissi quasi commossa nel vedere quel barlume nei suoi occhi mentre mi riconosceva.
"E tu chi cazzo sei?!" disse guardando Elena.
"Cosa? Non ti riconosce?!"
"A volte capita... con l'età si dimentica sempre più cose... Ma sono stupita si sia ricordata di te!"
Nike guardava Elena sforzandosi di ricordare. Le analizzava ogni caratteristica del suo viso e del suo corpo, finendo inevitabilmente a notare la gamba di legno.
"ODDIO MA NON HA UNA GAMBA!" urlò, facendomelo notare nuovamente.
"CAZZO LA TUA GAMBA ELENA! NON C'è PIU'!" urlai sconvolta. Anche se l'avevo già vista prima, non riuscivo a contenere lo shock, e sentivo di doverlo urlare mentre la indicavo da vera cafona. Elena ne aveva giustamente le palle piene.
"Credo che vi lascerò a strillare da soli. Ho del lavoro da fare e sto aspettando un pacco molto importante dalla Farmacia del Leone™" disse andandosene e lasciandoci soli. Ripresi fiato dopo lo shock della gamba di Elena e mi misi a sedere accanto al vecio.
"Raela è tantissimo che non ti vedo... come va nella jungla do Brasiu?"
Era curioso come Nike sembrava ricordarsi perfettamente di me ma non della persona che gli è stato più vicino da quando Lee Boon era stato sconfitto.
"Tutto bene, giusto qualche tarantola golia qua e là ahah!"
"Io ormai sono chiuso qui... le mie uniche distrazioni sono i gacha. A proposito dovrei pullare qualcosa prima che finisca il bonus del giorno!" mi disse prendendo il suo smartphone con la mano rinsecchita e tremolante. Sulla TV davanti al letto c'era Mario Kart 8 con Merlino che premeva tasti a caso e arrivava primo davanti a Wariuzzo.
"Davvero non ti fanno uscire?"
"No, non posso. Dicono che potrei morire e bla bla bla..."
Sarebbe stata molto probabilmente l'ultimo pomeriggio in compagnia del vecio. Doveva essere speciale.
"Elena sta lavorando, quindi mi prenderò cura io di te ojji!"
"Ma se manco sai leggere!"
"Ma so che hai bisogno di aria fresca e dei caldi rajji del sole!" dissi avvicinandomi con la sedia a rotelle e aiutandolo a sedere. Merlino gli salì in braccio unendosi a noi.
Raggiungemmo il parco dell'ospedale e iniziai a scarrozzare Nike.
"Raela non mi hai detto che ci fai qua"
"Sto jirando tutta Kartia, come Carlos, el topo que jira. Voglio vedere che fine ha fatto la jente di NDZ dopo tutti questi anni."
"Il database... che bei tempi... ero così giovane..."
"Col cazzo vecio, avevi già un piede nella fo..."
Mi interruppi. Serviva davvero una battuta in quel momento? Forse era meglio parlare solo di cose belle.
"Ma sai quando avrò finito ho già un'idea su qualcosa che potrebbe dare una seconda vita a quella chiavica!"
"Chiavica? Mario Party 9?" disse Nike confuso.
"Cos... no, intendevo dire..."
"Ti ho mai raccontato di come ho conosciuto Roy?"
"Beh sì, almeno 45 vol..."
"Ero su Cyberscore e..."
Mentre la memoria e breve termine di Nike dava il peggio di sè un'ambulanza si fermò davanti a noi. I paramedici corsero via con la barella che reggeva il malcapitato e il veicolo rimase distrattamente acceso davanti a noi. Ero distratta dal guardare la scena e quando mi abbassai... la sedia a rotelle era vuota!
"Daje Raela andiamo a spassarcela!"
"NIKE?! CHE FAI?! TORNA SUBITO QUI!" urlai, lanciandomi nell'ambulanza per far scendere Nike. Purtroppo mentre lo facevo Merlino premette l'acceleratore, facendoci partire a tutta velocità.
"Sono sicuro che mi ricordo ancora come guidare un kart!"
"MA QUESTO NON E' UN KART! FERMATI SUBITO!
Nike faceva slalom tra il traffico beccandosi le peggio bestemmie e probabilmente anche uccidendo svariati innocenti.
"Oh una rampa! Ricordo ancora come fare le acrobazie!"
"MA QUELLA NON E' UNA RAMPA! E' UN'AIUOLA!"
Nike confuse il guard rail con una rampa di MKW, e lo uso per sfrecciare in aria.
"ODDIO ATTENTO!" urlai mentre sentivo che forse sarei morta a soli 16 anni. Merlino spaventato saltà in faccia a Nike, aggrappandosi con gli artigli.
"Ah un Blooper! Ma tanto basta guardare la mappa sotto per evitare gli ostacoli!"
"VECIO NON SIAMO SU MARIO KART 7! CI SCHIANTEREMO!"
Mentre l'ambulanza precipitava verso l'oblio, una donna sovrappeso attraversava la strada. Riuscìì a riconoscerla in quella manciata di istanti poco prima dell'impatto.
"MA QUELLA E'... LA BALENA DI GAMEPRINCESS?! NON... PUO'... ESSERE!"
L'ambulanza la stirò di netto, ma grazie a ciò il fatale schianto venne attutito notevolemente, lasciandoci pressochè incolumi.
"Primo! Subisci Wariuzzo!" esultò il Vecio con la faccia sanguinante per i graffi di Merlino. Io mi ritrovai capottata a testa in giù, con i miei microslip tropical in bella vista.
"Ora... dovremmo... tornare... all'ospeda..."
"UN GACHA! VOGLIO PROVARCI!" disse Nike notando una slot machine dentro un bar. Io dovevo ancora capire se avevo tutte le ossa integre che lui saltava già giù dall'ambulanza arzillo come un sessantenne.
"Oplà!" disse dopo il salto, dimostrando in pieno la sua vera età. Nike si diresse dentro il bar con Merlino a spalla. Non potei far altro che seguirli.
"Vediamo che posso pullare oggi" disse infilando il primo euro nella macchinetta. La slot jirava peggio di Carlos, el topo que jira, e si fermò precisamente su un triplo 7. Jackpot.
"Madonna che culo!" dissi mentre il vecio faceva incetta di PREMI.
"E' la fortuna del principiante" disse un uomo accando a noi.
"Beh allora provo anch'io!" dissi incoraggiata. Infilai un'euro e tirai la leva. Mi uscì una banana, una palma e una mano col dito medio alzato.
"Ma checcazz..."
Nike riprovò e fece un altro jackpot. E poi un'altro ancora... e ancora. La jente del bar tifava per lui in una totale estasi. O forse dovrei dire XTC.
"Ho sempre avuto culo in ste cose! Ma mai in Mario Kart!"
Il sole tramontava ed era tristemente ora di salutarsi. Aiutai Nike a tornare all'ospedale con il suo milione di euro in monete da 1. C'era ancora un gran tambusto per via di tutte le ambulanze che trasportavano tutta la jente presa sotto da Nike, tra cui un camion di Greenpeace... Elena ci aspettava davanti all'entrata. La salutai, ma da così lontano potevo vedere bene tutto il suo corpo e non riuscì a fare a meno di notare la gamba di legno.
"MA PORCO CAZZO LE MANCA UNA GAMBAAAAAAA!" urlai indicandola, e facendolo notare anche a Nike.
"QUELLA DONNA HA PERSO UNA GAMBA NON PUO' ESSERE!" urlò Nike agitandosi. Non aveva ancora riconosciuto Elena?
"Spero vi siate divertiti" disse Elena leggermente scocciata, forse più per la nostra cafonaggine nel notare il suo handicap che non per la mattanza di persone e cetacei fatta con l'ambulanza rubata.
"Lei chi è?" mi chiese Nike, come se invece continuasse a sapere chi ero.
"Ma come vecio, è la tua Elena!"
"Elena?! Ah sì ora ricordo... forse."
"E' assurdo che riconosca più me che te!" dissi rivolgendomi ad Elena.
"Beh potrebbe essere spiegabile in qualche modo. Il tempo non passa per te. Sei uguale a 10 anni fa. Le persone di una certa età ricordano meglio i ricordi più lontani rispetto a quelli più recenti"
"E' vero Raela, sei come un +1 sul database. Basta guardarti per rivivere subito quel momento!" mi disse Nike sorridendo.
Non ci avevo pensato, ma forse era quello ciò che lasciava sempre di stucco ogni persona che incontravo, ben più del realizzare che ero ancora viva.
"E' sempre bello vedere che siamo riusciti a costruire qualcosa di bello e significativo in quel periodo" aggiunse Nike lasciandomi senza parole. La sua mente perdeva ricordi ogni giorno ma sembrava che i momenti su NDZ fossero quelli più difficili da scalfire, se non impossibili. In quella breve giornata forse Nike aveva rivissuto un po' della follia e della gioia di quei tempi.
"Raela... ho un messaggio per te... da Nonno." disse Elena cogliendomi di sorpresa.
"Nonno?!"
"Sì, il pacco che aspettavo era una crema gold luxury deluxe della Farmacia del Leone™. Dentro c'era questo biglietto d'oro" disse Elena porgendomi un elegante fogliettino in lamina d'oro.
"C... Caaaa... Raaaaa..."
"... lascia che ti aiuti" disse Elena riprendendo in mano il foglietto notando la mia difficoltà con delle basilari sillabe.
"Cara Raela, alcune farmaciste sexy della Farmacia del Leone™ nel General Hospital di Perugia mi hanno detto che ti trovi lì. Credo che la tua prossima tappa sarà Roma e volevo informarti che jetterò l'ancora del mio mega transatlantico nella lagoona a qualche miglia da Ostia. Tra due giorni troverai un modesto yacht della Farmacia del Leone™ ad attenderti per portarti sulla mia nave. Non ritardare ti aspetto OH OH OH!"
Ero rincuorato di sapere che non sarei dovuto andare a Napoli perché non avevo minimamente voglia di cuore, sole, mare e musica neomelodica. Ma questo voleva dire che mi avvicinavo davvero alle battute finali di questo strambo viaggio.
"Roma?! Andrai da quel maledetto Laziale di Roy?!"
"Sì vecio! Ho lasciato il meglio per ultimo!"
"A proposito... ti ho mai raccontato di come incontrai Roy? Ero su Cyberscore e..."
"Hey Nike, perché non ti tieni questa storia per la prossima volta che ci vedremo? Così avrò un motivo in più per tornare!" dissi salendo sulla mia moto e accendendo il motore.

Salutai Nike, Elena e il tenero Merlino e mentre il sole calava mi diressi nell'estremo sud. Le dune del deserto marocchino ormai dominavano il paesaggio. Sul mio volto c'era un grande sorriso per la bella giornata e per quello che avevo imparato sui ricordi legati a NDZ. Ma dentro di me c'era anche tantissima emozione. Roma è stato il luogo che ha cementato la mia amicizia con Nicola, e rivederlo lì sarebbe stato fantastico. Guardai il mio sedile, sotto il quale avevo riposto un'oggetto speciale, l'unico mio vero bagaglio dall'inizio di questo viaggio. Una cosa che finalmente avrei potuto dare al mio migliore amico...
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"quella rosalina di merda che aspettava che prendessimo tutti l'item prima di usare il fulmine[...]
[...]e quel figlio di puttana che usa rosalina può benissimo schiattare anche domani"
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#21 Utente offline   NikeXTC 

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Inviato 16 maggio 2021 - 19:00

Che dire? :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

Ma anche :merendinacinpokomonmrdayconilme
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#22 Utente offline   AlucarDD 

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Inviato 17 maggio 2021 - 10:41

BELLISSIMI SIA MARTINSICURO CHE PERUGIA :rofl: :rofl: con tanto di hameo di Dhahimeon

C'è una sorpresa in arrivo anche da parte mia... un piccolo tributo per la più grande e bella romanziera del database... :rosa: Ma necessito ancora di un po' di tempo.

Comunque non vedo l'ora di leggere ROMA
anche se sento un macabro presajio...

"Tu, da Orviéto, sei proprio una rincoglionita"

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#23 Utente offline   Nonno  

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Inviato 17 maggio 2021 - 11:52

La capacità di Raela di descrivere perfettamente ognuno di noi con qualche riga è difficile da emulare, cioè regà questo è proprio Nike :rimescola:
C’ho HYPE per il capitolo profonda Terronia!
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#24 Utente offline   POEoeta 

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Inviato 18 maggio 2021 - 10:25

Visualizza messaggioRael, su 16 maggio 2021 - 17:08 , ha detto:





veramente melanconica...il tempo passa e passano anche quelle cose che 1a volta erano importanti...finchè dura...
LA LIVELLA DI NINTENDO

"Mario Kart 8 è l’ennesimo capitolo di una storia infinita, di una sfida che si ripete uguale e diversa a ogni generazione"

"Se avete un Wii U, dovete avere Mario Kart 8. Anche perché è con tutta probabilità il miglior Mario Kart di sempre"

"Se siete abituati alle derapate super controllate di Mario Kart Wii, preparatevi a qualcosa di differente"

"Usando le moto ora è più difficile sfruttare il loro drift per tagliare velocemente ogni singola curva"

"Tutti e tre i nuovi bonus sono ben equilibrati e aggiungono qualcosa in termini di dinamiche"

"Scambiarsi i fantasmi, sfidare gli amici e poi bullarsi sul Miiverse è una vera goduria"

"Mario Kart 8 è un susseguirsi continuo di emozioni, quando si parla di track design"

"I replay sono uno spettacolo nello spettacolo, vale la pena perderci lunghi minuti"

9.5 BELLISSIMO!

Visualizza messaggioTHE Zìò, dice:

Già la faccia come il culo di cercare di rivendermi il medesimo gioco a prezzo pieno tre anni dopo senza nemmeno degnarsi di sviluppare un capitolo nuovo è roba da dichiarare guerra al giappone

Visualizza messaggioDarkRoy, su 29 giugno 2014 - 12:50 , ha detto:

Lascia perdere Zio, a parte rarissimi casi l'editoria videoludica, in generale, non è mai iniziata. C'è di tutto: fanboy a tutto spiano; recensori chiaramente corrotti e influenzati nei loro articoli; "veterani" che riempiono i loro articoli di riferimenti letterari e musicali, infarcendo la recensione di reminiscenze nostalgiche e dissertazioni filosofiche su Mario Kart salvo poi, quando è l'ora di analizzarne il gameplay per dare un senso al borioso articolo appena scritto, prendere cantonate allucinanti e inammissibili...
Bello, eh?

Visualizza messaggiolaw, su 29 giugno 2014 - 20:08 , ha detto:

Sono forte contro i bimbi dai 6 anni in giù Immagine inserita



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#25 Utente offline   Rael 

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Inviato 23 maggio 2021 - 16:45

Next Destination: Roma


Il sole cuocente degli emirati arabi scaldava la mia testolina vuota mentre entravo nella capitale di Kartia. Ero stanca ma anche speranzosa di vivere questi due ultimi giorni di questa strana avventura al massimo. Non vedevo l'ora di vedere Nicola. Ma prima dovevo salutare un ex soldato di NDZ caduto.
Marciavo a bassa velocità tra le lapidi di svariate vittime del Lord Oscuro. Povere anime a cui era stata sottratta la prima posizione in un istante con qualche fungo o lucky 7. Anime che finalmente riposano in pace dopo essersi sorbite ore di soliloqui su quanto Lee fosse forte e avesse il POTERE. C'era un'atmosfera serena nell'aria, ma non potevo non pensare che se non fossi stata più attenta forse ci sarei stata pure io in una di quelle tombe.
Raggiunsi la tomba di Danzino con l'altare che i membri di NDZ gli avevano costruito. Alcune rovine di Borgo Delfino creavano una tematizzazione che sembrava portare in quel luogo. A terra, accanto alla sua foto, i numerosi PREMI e il PREMIOMETRO 2012 arrotolato tipo pergamena. Spensi la moto e mi sedetti a gambe incrociate.
"Chissà che fine avresti fatto in una Kartia senza tornei, Danzino. Non credo ti sarebbe piaciuta."
Chiusi gli occhi e mi concentrai sul silenzio. Chiudendo gli occhi sentivo il motore del kart di Danzee rombare come se fosse ieri.
"E' tutto così strano... Mi sento così vicina ma allo stesso tempo così lontana da tutto e da tutti... forse è veramente l'ora di dire addio a NDZ..."
Improvvisamente qualcuno posò una bottiglia di thè San Benedetto accanto a me.
"ODDIO CHE SCHIFO!" dissi allontanandomi velocemente.
"Sapevo che ti avrei trovato qui!"
Quella voce era familiare, ma l'uomo accanto a me non molto.
"Ci conosciamo?!" chiesi confusa.
"Amo! Ma sono io Alu!"
"Eh?! Alu?!"
Dovetti concentrarmi un po' per riconoscerlo. Ma sotto quella fitta barba e quel turbante da mercante arabo, riconobbi il mio vecchio amico.
"ALOOOO! MA... SEI ADULTO!"
"E TU SEI VIVA RAELA! DICEVANO TUTTI FOSSI MORTA!"
Ci abbracciammo, e ne aprofittai per spingere la bottiglia di thè San Benedetto via con un calcio.
"Alu ma guardati! Sei un uomo ormai! Quanti anni hai?!"
"24 Raela!"
Rimasi di stucco. Alu ora era più vecchio di me. Sapevo che sarebbe successo prima o poi ma trovarmelo così invecchiato improvvisamente non mi aveva dato tiempo per elaborare la cosa. Alu era come un fratello minore per tutti, un tenero quattordicenne in piena crisi ormonale e mezza fase emo. Si scherzava molto su di lui perché doveva ancora imparare molto sul mondo e sulla jente. E forse fece quelle esperienze proprio con NDZ, durante la guerra contro Lee Boon. Fu proprio lui infatti a sconfiggerlo definitivamente. Dopo che il lord oscuro aveva ferito Nicola quasi mortalmente e lo scherniva come solo lui sapeva fare...
"Nessun allocco può uccidermi!" esclamò, puntandogli il dito contro. Poco dopo il suo petto fu trafitto da una spada e un misterioso cavaliere dietro di lui si tolse l'elmo, rivelando a tutti di essere Alu, che pensavamo a casa a fare i compiti da bravo balocchino.
"MA IO NON SONO UN ALLOCCO!" urlo Alu, mentre Lee moriva, una volta per tutte.
Dopo quell'evento Alu divenne un eroe nazionale di Kartia e fu invitato a vari talk show e reality mediaset. Fu così che iniziò a recitare e divenne una star dei cinepanettoni.

"Raela, tutto bene?" mi chiese notando che ero assente.
"Sì, scusa... stavo solo ricordando i vecchi tempi..."
"Beh ora che sei qui possiamo parlare di tutto quello che vuoi per giorni e gior..."
"Non ho moltissimo tiempo, Alu. Nonno verrà a prendermi questa sera. Ma sono sicura che un giorno è più che sufficiente! Piuttosto, sai dove posso trovare Nicola? Non voglio perdere un momento! Dobbiamo andare al centro commerciale, e poi da Pane Pizza Kebab, e poi da Ikea a mangiare le polpette con la salsa di frutti rossi e..."
"Ahaha, ma te pare che Nicola cià tempo pe ste cose?!"
"... che vuoi dire?!"
"Ma come Raè, non lo sai?"
"Sapere cosa?!"
"Nicola è il megadirettore del CAAF de Roma. Controlla tutti gli affari della capitale e ha pure giurisdizione sul papa."
Non avevo capito 'na mazza di quello che Alu aveva detto visto che l'unico ufficio nella jungla era quello postale, gestito da una coppia di tucani.
"Beh avrà un momento per farsi un'uscita, del tempo libero..."
Alu scosse la testa. "Nessuno l'ha più visto da quando la regina Elisabetta gli ha dato la carica di megacancelliere. Spiace pure a me dirlo, ma Nicola è cambiato molto Raela..."
Non volevo crederci. Nicola era il mio migliore amico ai tempi di NDZ. Ne abbiamo passate tantissime insieme. Ero sicura che rivedendomi avrebbe mandato a fanculo il lavoro per passare del tiempo con me.
"Portami da lui Alu! Vedrai che la tua è solo un'impressione! Sono sicura che Nicola non è cambiato!"
"Come vuoi, ma non dire che non ti avevo avvertito..." mi disse Alu mentre ci incamminavamo verso l'ufficio generale del CAAF. La nostra passeggiata per i mercati marocchini durò qualche ora, durante le quali Alu mi parlò incessantemente de l'amica sua, Ritz, 'na bastarda coi capelli bianchi plagiata dalla madre a tingerli di rosso, che poi è finita in una gang co 'naltra tizia coi capelli bianchi che ha cercato de insegnarle l'amor proprio, ma Ritz se n'è fregata perché sotto sotto le stavano sul culo i capelli bianchi pe davvero. Le peggiori ore della mia vita, volevo mozzarmi la testa da sola.

Arrivammo al megaufficio jenerale del CAAF, un colosso che pareva la versione corporate di un tempio greco-romano.
"Nicola è a capo di tutto questo?" dissi sconvolta.
"Sì, ma non si fa più chiamare Nicola, ora è il direttor Dolino."
"Dolino?"
Ci avvicinammo alla segreteria. C'era una fila immensa di jente proveniente da ogni parte del mondo. Avevano tutti gli sguardi arrabbiati e stanchi. Alu bussò sul vetro della reception.
"Scusi?! Che c'è Dolino?!"
"Dovete faa aa fila" disse una burinissima segretaria, indicandoci una fila che finiva probabilmente alle falde del Kilimanjaro.
"Cinzia me servono du fotocopie de sto reddito" disse una voce estremamente familiare mentre si avvicinava alla segretaria.
"ECCOLO! IL MEGADIRETTORE!"
"INFAME!"
"LI MORTACCI TUA DIRETTORE NUN LA PASSERAI LISCIA!"
"NDO STA IL MIO REDDITO?!"
"SENZA MONOPATTINO NON POSSO DAR DA MANGIARE AI MIEI 15 FIGLI MALEDETTO!"
La folla si infiervolì e cominciarono a spuntare forche e fiaccole. Io non potevo essere più felice.
"N... NICOLA!" urlai con una gioia immensa. Nicola era dietro a quel vetro, quasi irriconoscibile se non per i suoi occhiali. Perfettamente pettinato e vestito elegante, era diventato un vero uomo d'affari. Nicola girò lo sguardo verso di me, e rimase di stucco per qualche secondo.
"R... Raela... ma... sei... viva..." disse a stento.
"Direttore se sente bene?" chiese Cinzia. Forse nessuno l'aveva mai visto perdere la concentrazione così. Le urla della folla si facevano più forti e la situazione diventava pericolosa.
"Raela forse è meglio se ce ne andiamo!" suggerì Alu.
"Ma che dici?! Daje amò andiamo da Old Wild West! O da Gamestop a vedere a quanto sta NSMB2!"
"Direttore i magrebini stanno caricando i cannoni!" disse Cinzia caricando un fucile a pompa.
Nicola era ancora in stato di shock per avermi visto, e forse, come era già successo durante questo viaggio, il vedermi esattamente uguale a 10 anni fa era ciò che rendeva più strana l'esperienza.
"DIRETTO'!" urlo Cinzia iniziando a sparare sulla folla che ormai si stava arrampicando sul suo banco.
Nicola tirò fuori un lanciafiamme da sotto il banco, con un grazioso simbolo di un Wiggler sul serbatoio.
"Raela sono felice che tu stia bene... ma è passato tanto tempo... ora ho delle responsabilità..."
"Che vor dì amò?! Scusa non puoi fare una pausa?! Ho attraversato tutta Kartia per venire qui..."
"Mi dispiace... ma è un po' infantile credere che tutto sia come lo era 10 anni fa. Forse Raela è arrivato anche per te il momento di crescere." disse Nicola mentre iniziò a far piovere napalm sulla folla che urlava dal dolore delle ustioni chimiche.
"Ma... amò..." dissi sconvolta. Nicola non mi guardava. Forse l'evitarmi rendeva il suo staccarsi dal passato più facile. Io non potevo crederci.
"Andiamo, Raela. Chiamo Mihawk per pranzo!" disse Alu mentre ci allontanavamo, cercando di consolarmi.
"No Alu... mi è passato l'appetito... che diavolo è successo a Nicola?"
"Nessuno lo sa veramente, è cambiato da un giorno all'altro... ma forse conosco qualcuno che può aiutarci..." disse Alu grattandosi il mento.

Alu mi condusse nuovamente al mercato della città, ma questa volta svoltammo in un vicoletto oscuro. Mi trovai davanti a un tendone con la scritta "PIERRE" e sotto un'enorme "SOLO CARTA DI CREDITO".
Entrammo. L'ambiente era buio e mistico, se non per la scrivania su cui stava lavorando una donna con un'osceno pizzo nero in testa. Era illuminata da faretti televisivi e c'era una telecamera puntata su di lei.
"PRONTOOOOOOOOOOOOOOOO! PRONTOOOOOOOOOOOOOOOOO!" stava strillando come una pazza.
"Alu andiamocene ho paura..." dissi inquieta.
"Nun te preoccupà Raè, è n'amica mia" disse Alu avvicinandosi.
"Alu che ce fai qui sto a lavorà!"
"Pierre scusame ma è n'emergenza, ho portato un'amica..."
"Non dirmi che è di nuovo Ritz, a quella serve solo un buon analista..."
Alu mi fece cenno di avvicinarmi.
"Ehm... salve!" dissi salutando. Pierre rimase immobile e confusa. Anche Alu sembrava non capire bene. Che sciocca. Mi ero scordata che ero a Roma.
"Ahò!"
"Ma che è questa, Cita?"
"Pierre ce servono ee carte pe capì che è successo a l'amico nostro..."
Io ed Alu ci sedemmo davanti a Pierre mentre mescolava il mazzo di carte.
"Allora come devo porgere la domanda alle carte? Che vuoi sapere cucciolina?"
"Che moo fai un jiro jenerale?" le chiesi.
"Allora io non parlo in turco, ancora no, ma presto lo faremo, tanto con voi è uguale. PRECISA LA DOMANDA! QUANTE VOLTE VE LO DEVO DIRE! COSA VUOI SAPERE?!"
"Vorremo sapere perché Nicola pensa solo al lavoro!"
Pierre iniziò a sistemare le carte e me ne fece scegliere una.
"MA PORCO IL CAZZO!" urlò rivelando la carta.
"Oddio che è?!" chiesi impaurita.
"E' LA CARTA TJSON! E' PEGGIO DAA LUNA NERA DAA ZINGARA!"
"E che vor dì?!" chiese Alu.
"Vor dì che l'amico vostro è ferito. Ma non sul corpo, NELL'ANIMA. Ha avuto un'esperienza che gli ha fatto capì che nun se po' fa tutta aa vita solo derapando a ogni curva!"
Le parole di Pierre mi avevano scosso perché capìì che forse Nicola aveva ancora bisogno di qualcuno che gli stesse vicino.
"Forse riusciamo a vederlo prima della chiusura del CAAF!" dissi alzandomi e correndo via.
"Grazie Pierre ce se vede in portineria!" disse Alu lasciandole 5€.
"CARTA DI CREDITOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"

Tornammo al CAAF ma era ancora un'inferno. Dovettimo aspettare le ultime ore della giornata lavorativa di Nicola per cercare di parlargli. Vidi Nicola mentre camminava con dei documenti in mano.
"NICOLA!" esclamai correndogli in contro.
"Ancora qui Raela?"
"Certo e non me ne vado finchè non scopro che ti è successo!"
"Sto lavorando Raela..."
"Ma non può esserci solo il lavoro nella tua vita!"
Nicola iniziò ad innervosirsi.
"Raela, sono passati tanti anni. Cosa credevi, di venire qui e trovarmi a giocare a MK7 tutto il giorno come nel 2012?! Sono successe tante cose! Tu non sai nulla di cosa ho vissuto!"
"Questo è vero, ma..."
"MA UN CAZZO! QUESTO LAVORO NON E' SOLO PER ME! LO FACCIO PERCHE' GLIELO HO PROMESSO!"
"Promesso?! Di che stai parlando?!"
Nicola abbassò lo sguardo. Era ovvio che avevo toccato un tasto dolente. Pierre aveva ragione...

5 anni fa Nicola iniziò il suo stage al CAAF. Nel suo primo giorno era come il Nicola che tutti conosciamo, un po' sbadato ma terribilmente adorabile. I colleghi lo sfruttavano per i giri di fotocopie, portare i caffè e qualunque mansione fastidiosa, bullandosi di lui.
"Hey novellino, porta questo cedolino alla megadirettrice! E vedi di non far casini!"
Nicola si avvicinò alla porta dell'ufficio deglutendo. Suonò lo speciale campanello. Una dolce voce femminile lo accolse.
"Chi è?!"
Nicola rispose timidamente."
"Ho... il... Cedolino"
"Dolino?! E chi è?! Vabbè entra!"
Nicola entrò in un ufficio che sembrava un giardino dell'Eden, con piante, cascate e splendide rondini che volavano.
"Ah, sei quello nuovo! Piacere di conoscerti!" disse la megadirettrice, una donna che non dava per nulla l'idea di essere una persona così potente. Stava annaffiando dei fiori mentre sorrideva. Indossava dei comodi abiti morbidi da cui uscivano solo le spalle. Il nervosismo di Nicola svanì subito, era come se quella donna avesse un'aura magica attorno a sè, in grado di calmare la natura circostante.
"Le... ho portato... questo..."
"Grazie Dolino! Lo stavo aspettando!"
"Ma mi chiamo Nico..."
"E' il tuo primo giorno vero?! Non devi aver paura! Vedrai che ti troverai a tuo agio! E non esitare a venirmi a trovare quando avrai dei dubbi!" disse la megadirettrice. Nicola sentiva di provare immediatamente dell'affetto per quella persona così gentile e così diversa dagli altri colleghi freddi e calcolatori. E anche la donna aveva subito intuito che Nicola era diverso, un'anima pura e non ancora inquinata dalla tossicità del mondo del lavoro. Sentiva che doveva proteggere un fiore del genere e non farlo seccare prematuramente. Ma soprattutto sentiva che doveva sbrigarsi, mentre con una mano si stringeva il petto...
I mesi a seguire furono meravigliosi per Nicola. Ogni giorno imparava qualcosa di nuovo e la megadirettrice diventò come una madre per lui.
"Ancora McDonalds Dolino?! Dovresti mangiare più sano!" disse la direttrice un giorno, mentre Nicola mangiava il suo solito take away.
"Ti insegno una ricetta veloce e sana: insalata ai mortacci freschi!" disse mentre apriva una vaschetta con della lattuga.
"Mortacci freschi?! E che sono?!" chiese Nicola confuso.
"Qui al CAAF abbiamo i mortacci più freschi di tutti! Oh ecco che ne arrivano alcuni!" disse la megadirettrice indicando alcuni clienti insoddisfatti.
"MALEDETTI BASTARDI DOVE SONO I MIEI SOLDI?"
La direttrice fece un gesto con la mano e "raccolse" l'insulto per poi farlo scivolare dentro l'insalata.
"Prova anche tu!"
"DATE IL REDDITO DI CITTANDINANZA AI CINESI MA NON AGLI ITALIANI! VE DOVETE VERGOGNA'!"
Nicola fece la stessa cosa e si trovò un frutto scuro simile a una prugna in mano.
"Ma è buonissimo!" disse addentandolo.
"Vero?! Sa proprio del cazzo che ce ne frega dei loro insulti!" disse la megadirettrice sorridendo.
Ci fu poi un altro giorno dove la folla era più arrabbiata che mai e il CAAF sembrava un campo da battaglia. I vari dipendenti usavano armi di vario tipo mentre la direttrice versava litri di napalm sugli ingrati civili.
"Dolino prova anche tu! Ti capiterà più spesso di quanto credi!" disse la direttrice passando il lanciafiamme a Nicola.
"Così Dolino! Bravo! Più Napalm! Non far scappare quello sul monopattino! Tagliagli la strada così gli si fondono le gomme!" disse la direttrice soddisfatta e sempre sorridente mentre Nicola mieteva più vittime di un campo di sterminio.
Purtroppo le cose belle non sono destinate a durare. Nicola neanche sapeva della malattia che affliggeva la megadirettrice. Era un triste giorno di pioggia quando tutti i dipendenti furono convocati all'ospedale. Nicola camminava per il corridoio con un mazzo di fiori in mano e un'aria abbattuta.
"Vedrete che darà a me il posto!" disse un suo collega altezzoso.
"Ma che dici?! Ho negato tutti i redditi quest'anno! Sono sicuramente io il miglior candidato ad essere il prossimo direttore!" esclamò un altro. Sembrava che a nessuno interessasse il fato di quella povera donna, se non per scopi prettamente lucrativi. Un'infermiera uscì dalla sala: "vuole vedere Dolino."
Nicola entrò nella stanza. La direttrice era a letto, piena di flebo e collegata a un monitor che ne misurava le pulsazioni.
"Sono felice di vederti Dolino!" disse sorridendo come sempre, come se fosse un giorno come un altro.
"Direttrice io..." disse Nicola porgendole i fiori.
"Sono bellissimi! Nessun altro mi ha portato fiori oggi! Grazie Dolino! O forse dovrei dire Nicola?!"
"Lei sa il mio nome?!"
"So tutto di te, DarkRoy. Hai guidato le truppe di NDZ e sei stato una delle pedine principali per sconfiggere Lee Boon. Soprattutto al MKGP di Roma, dove sconfissi i suoi bot a MKW!"
"Beh a dire il vero non ce l'avrei fatta senza il pad di un'amica..."
"Sai che cosa vuol dire spirito di squadra e sai lamerare meglio di chiunque altro al CAAF. Voglio che tu sia il mio successore..."
"Ma... cosa dice direttrice?! Lei si riprenderà e lunedì ricominceremo a..."
"No, Nicola. Non ci sarà un altro lunedì per me. Ma sarà l'inizio di un nuovo CAAF gestito da una persona coraggiosa e onesta come te! Ma promettimi che... promettimi..."
Improvvisamente le funzioni vitali della megadirettrice iniziarono a precipitare. Nicola si avvicino bruscamente prendendola per mano e mettendole un braccio dietro alla testa.
"Direttrice non deve parlare! Si deve riposare!"
"Promettimi... che... non... scorderai... mai... ciò... che... ti... ha... reso... la... persona... che... s..."
L'acuto suono dell'encefalogramma piatto tagliò di netto la frase della donna, che ora giaceva immobile tra le braccia di Nicola. La pioggia finì e un raggio di sole fece capolino tra le nuvole, raggiungendo il viso sorridente e pacifico della megadirettrice.
"D... Direttrice..." disse Nicola tremando.
"Direttrice..." aggiunse con alcune lacrime che scendevano lungo il suo viso, prima di lasciarsi andare all'urlo del dolore più grande che avesse mai provato in vita sua.
"DIRETTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE.............................."


Nicola sembrava voler piangere ancora solo dopo aver raccontato questa storia.
"M... Mi dispiace Nicola io non ne sapevo niente..." dissi sentendomi in colpa per aver insistito così tanto a volerlo trascinare nella mia forse insana idea di community post timeskip.
"Non importa Raela" disse Nicola sistemandosi cercando di non ripensare più al trauma per la perdita della megadirettrice.
"Purtroppo questo lavoro mi lascia poco tempo libero. Piacerebbe anche a me vivere ancora nel 2012 ma ormai è passato troppo tempo..."
"Direttò c'è 'na famiglia senegalese de 30 persone che voglioni er bonus per i pupi" disse Cinzia interrompendoci. Io e Nicola rimanemmo lì per qualche secondo a guardarci mentre il sole iniziava a calare.
"Direttò!" insistette Cinzia.
"Devo andare Raela. E' stato bello rivederti. Forse avrò un po' di tempo martedì per le 22. Se non mi addormento prima..."
"Non ti preoccupare Nicola, ripartirò da Ostia tra poco... è stato bello anche per me..." dissi sorridendo, mentre ci separavamo. Mi sentivo strana. Era come se forse non mi dava così fastidio aver perso Nicola, perché mi ero resa conto di quanto fosse cambiato. Mi sentivo in imbarazzo a voler sempre insistere sul "rivivere" NDZ perché logicamente non a tutti sarebbe interessato. Nicola aveva abbracciato una nuova vita e chi ero io se non il fantasma di 10 anni prima per giudicare se ciò fosse giusto o sbagliato? Sapevo che avrei voluto sempre bene a Nicola anche se non avessi più fatto parte della sua vita. Iniziai ad incamminarmi e mi resi conto che avevo ancora con me il regalo per Nicola. Tenevo in mano la scatoletta costruita con liane e caucciù della jungla, chiedendomi se forse sarebbe stato meglio buttarla. Forse Nicola l'avrebbe comunque conservato da qualche parte. Poteva essere un buon regalo d'addio. Lo posai sulla scrivania e me ne andai. Salì sulla moto e mi diressi a Ostia, dove mi attendeva Alu e il battello della Farmacia del Leone™.
Intanto Nicola stava sistemando alcuni conti prima di chiudere l'ufficio.
"Hey signor Dolino, stiamo andando a cenare da Pane Pizza e Kebab, viene anche lei?" chiese un collega. Nicola improvvisamente si fermò dopo aver udito quelle parole.
"C... cosa?"
"Lei adorava quel posto! Sicuro che non le interessa?"
Il solo udire quella sequenza di parole aveva generato una sensazione di inspiegabile nostalgia dentro a Nicola. Qualcosa che non sentiva da molto tiempo. Improvvisamente ci fu un rumore assordante. Tutti si girarono notando che un pezzo del bancone della reception era crollato, e una giovane donna era a terra coperta di detriti.
"Signorina si è fatta male?!" le disse un dipendente aiutandola.
"Non si preoccupi, sono 10 anni che mi capita!" disse la giovane donna sovrappeso. Non solo quella ragazza era familiare ma la scena iniettò ulteriore nostalgia nella mente di Nicola. Era come se ogni cosa attorno a lui gli parlasse di quei tempi che gli sembravano morti per sempre.
"Direttò se sente bene?!" chiese Cinzia mentre Nicola ciondolava confuso.
"Sì è solo un po' di mal di testa..." disse appoggiandosi alla scrivania e notando il mio pacchetto.
"P E r N o c O L a" c'era scritto sopra, con numerosi altri tentativi di scrittura falliti e scarabocchiati. Nicola prese la scatoletta e l'aprì. Dentro c'era il mio pad con scritto "Rael" che usò per vincere la finalissima MKW del 2012. Nicola fu preso da una nostalgia quasi dolorosa e camminava a caso rovesciando un vaso.
"Direttore?!"
Nicola neanche le sentiva più quelle voci di tutti i giorni attorno a sè. Ma sentiva benissimo cosa gli diceva il cuore. Si fiondò fuori dall'ufficio.
"RAE..."
Ma era troppo tardi... ero già partita da svariati minuti.
"Direttore che succede?! Il suo cliente cia 7kg de scontrini da scaricà!" disse Cinzia invitandolo a rientrare. Nicola la ignorò completamente e iniziò a guardarsi in giro. L'unico mezzo di trasporto era un bus ATAC in fiamme. Nel parcheggio però notò uno scooter filante molto grazioso. Nicola saltò la transenna e salì immediatamente sul mezzo partendo a tutta birra.
"DIRETTO' MA NDO VA?!"
Nicola partì alla velocità massima, che visto il veicolo non era granché. Ma non era assolutamente la prima volta in cui doveva vincere una gara con qualcosa non meta.
Intanto io arrivai a Ostia dove c'era un modesto battello d'oro ad attendermi.
"La signorina Raela Brasilera do Brasiu?" mi chiese una sensuale farmacista della Farmacia del Leone™.
"Sì sono io. Potreste caricare la moto?"
"Certo, lasci fare a noi" disse mentre altre due prorompenti farmaciste trascinavano la mia moto.
"Per caso le interessa un'integratore per unghie e capelli con vere particelle d'oro a soli 750€?"
"Ehm no, grazie!"
"La aspettiamo su allora. Salperemo tra meno di un minuto. Nonno la aspetta a qualche miglio da qui"
Mi girai verso Alu e ci abbracciammo un'ultima volta.
"Mi dispiace per Nicola..."
"No, non preoccuparti! Sto bene, davvero! E poi mi sono divertita un sacco in tua compagnia! Sono sicura che ci rivedremo presto!"
"Io guardo sempre se ci sono topic nuovi sul database, ci conto!"
Salì sul battello che inizio ad accendere il motore.
"Ciao Alu! Alla prossima!" dissi salutando il mio amico, felice che almeno lui sembrava essere sempre lo stesso, se non per l'età.
In quel momento Nicola stava correndo come un matto per raggiungere il porto di Ostia il prima possibile. Il traffico si fermava, sembrava una scheggia impazzita. Usava ogni dislivello del terreno per fare acrobazie e prendere boosts. Erano passati 10 anni ma Nicola era ancora il nipote che conoscevamo, e lo dimostrava dal modo in cui usciva dalle curve perfettamente senza perdere un millisecondo. Sfruttò il tendone di un fruttivendolo del mercato arabo di Roma per salire sui tetti. Gli iniziarono a volare dei mortacci addosso, macchiando il suo abito e anche gli occhiali. Ma Nicola guidava pure meglio senza guardare lo schermo principale. La jente era confusa perchè alcuni l'avevano riconosciuto ma nessuno sapeva che il megadirettore del CAAF fosse un vulpìn del genere.
Con la shortcut dei tetti riuscì a tagliare diversi minuti evitando il traffico, e finalmente Nicola scorse il porto di Ostia. Aumentò la velocità al massimo facendo scoppiare il motore in un ultimo, disperato slancio. Con un atterraggio rocambolesco scagliò il motorino contro un autobus, dandogli fuoco. Si rialzò subito e corse a più non posso verso il bordo della strada. Era stanco, sporco e senza fiato. E... non ce l'aveva fatta. Il battello della Farmacia del Leone era già a più di 200 metri di distanza. Io non guardavo neanche il porto, mi godevo la bella vista del sole che si tuffava nel mare, appoggiando le braccia al bordo della nave. I miei lunghi capelli neri volavano con la brezza marina.
Nicola, devastato cadde in ginocchio. Ma il contrasto dei miei capelli con la luce arancione gli fece notare che ero su quella barca.
"R... Raela..." sussurrò tremante, consciò che forse quella era l'ultima occasione.
"AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO'!!!!!!!!!!!"
L'urlo di Nicola fu come una breccia nello spazio tempo e mi colpì immediatamente come il più dolce dei ricordi del 2012. Mi girai e lo vidi, molto lontano, ma era lui. In piedi, agitando le braccia in aria per salutarmi, tenendo il mio pad nella mano sinistra. Mi comparve un sorriso enorme sul volto e mi sporsi tantissimo rischiando di cadere.
"AMOOOOOOOOOOOO'!" gli urlai salutandolo, felicissima di vedere che era venuto a salutarmi. Era una sensazione di gioia immensa perchè avevo capito che nonostante la sua nuova vita, Nicola aveva trovato un piccolo spazio per salutarmi, un prezioso momento dove non c'era nessun altro se non io, lui, e i pompieri che cercavano di domare le fiamme dell'autobus che andava al rogo.
Nicola sorrise per qualche secondo, fino a che le lenti dei suoi occhiali non iniziarono a bagnarsi.
"RAELA VOLEVO SOLO DIRTI CHE... CHE... MI DISPIA... E CHE... CHE..."
Nicola singhiozzava mentre stringeva quel pad che ha significato così tanto per entrambi.
"SE UN GIORNO DOVESSIMO INCONTRARCI DI NUOVO... TU... VOI... MI CONSIDERERETE ANCORA UNO DI VOI... UNO DI NDZ?!"
Nicola parlava a stento tra i singhiozzii mentre le lacrime si accumulavano a terra bagnandogli le scarpe. Guardavo e ascoltavo le sue parole mentre non potevo far altro che commuovermi anche io.

"Sono fuori, non mi funziona il pad!" disse Nicola alla finale MKGP del 2012.
"Tanto io non posso giocare, prendi il mio!" gli dissi dandoglielo.
"Non funziona benissimo ma dopotutto è MKW!" aggiunsi sorridendo. Nicola vinse uno dei GP più storici per Kartia con quel pad. Mi restituì il pad subito dopo mentre ci battevamo il 5.


Forse nelle lacrime di entrambi, in quel momento separati solo da quel pezzo di mare, c'era la consapevolezza che purtroppo quei momenti saranno irripetibili. Sono eventi capitati per fortunate coincidenze, ed è realisticamente possibile che non ce ne saranno più. Dobbiamo però essere grati di essere stati quegli atomi impazziti che crearono il big bang di NDZ. E per questo sapevo che non avrei mai smesso di celebrare quei momenti e le persone che ne hanno fatto parte. Quel pad era la prova che anche se Nicola non avesse più avuto momenti per postare o rileggere topic, una parte di NDZ avrebbe sempre fatto parte di noi.

"AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOO'!" urlai catturando la sua attenzione. Nicola alzò lo sguardo asciugandosi le lacrime col braccio.

Forse avrei dovuto rispondere alla domanda di Nicola. O forse avrei dovuto salutarlo in silenzio. Ma c'era una sola parola di tutte le parole esistenti al mondo che dovevo dire. Presi fiato fino a sentire i polmoni scoppiare e alzando le braccia al cielo urlai più forte che potei:

"DAJEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

Il mio urlo fece tornare un enorme sorriso sul volto di Nicola che mi rispose alzando le braccia:

"DAJEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

Urlammo come du cojoni, finendo per ridere e cadere a terra, col volto coperto di lacrime che risplendevano agli ultimi raggi del sole di quella giornata, conclusasi con una certezza: qualsiasi cosa accadrà in futuro, quel pad nella mano sinistra di Nicola, sarebbe stato per sempre il simbolo della nostra amicizia!

"Signorina vedo che ha gli occhi arrossati. Posso consigliarle del collirio della Farmacia del Leone™ con microparticelle d'oro per soli 550€?" chiese una farmacista avvicinandosi.
"No grazie, sto bene!" dissi alzandomi e asciugandomi le lacrime, mentre il sole spariva all'orizzonte e la notte ormai calava il suo manto stellato sul mare.
"Arriveremo tra una decina di minuti." mi informò la farmacista andandosene. Io guardavo l'orizzonte ma non ero assolutamente concentrata su ciò che vedevo. Troppi pensieri per la testa. Avevo visto di tutto in questo viaggio. Ma sentivo che non era ancora finita. Forse parlarne con Nonno mi avrebbe schiarito le idee sul da farsi. O, molto più probabilmente, avrebbe mandato tutto a puttane...
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"quella rosalina di merda che aspettava che prendessimo tutti l'item prima di usare il fulmine[...]
[...]e quel figlio di puttana che usa rosalina può benissimo schiattare anche domani"
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#26 Utente offline   AlucarDD 

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Inviato 24 maggio 2021 - 11:36

AMO STO CAPITOLO E' TUTTO. T U T T O. :oribil:
Il super hype che avevo è stato ripagato... ti sei superata teso...

Da Nikki, a Pierre, me, il climax e le reminiscence super anime, assolutamente top!

CARTADICREDITOOOOOOOOOOOOOOO

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