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Il vostro 2021 in campo videoludico Second year of survival

#1 Utente offline   Rael 

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Inviato 08 gennaio 2022 - 19:47

It's that time of the year:

Il 2021 è terminato da poco, ed è dunque il tempo di tirare le somme. Mi pare d'obbligo un Topic in cui ripercorrere il nostro anno videoludico, facendo mente locale e ripensando (per un attimo) ai momenti più belli trascorsi con il pad alla mano.
Cerchiamo di dare spazio e concedere notorietà a quei videogiochi che, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, sono riusciti a contraddistinguersi (in qualche maniera) e a lasciare un segno nei nostri cuoricini impuri!
Qui si parla di sorprese, delusioni, conferme. Volete stilare una classica Top 10 dei vostri preferiti del 2021? Siete liberi di farlo!
Volete parlare di un gioco in particolare che vi ha incuriosito, o che vi ha impresso qualche emozione? E' il posto giusto per gridarlo a quattro stuc! Volete criticare a manetta, o elogiare a dismisura? Avanti il prossimo!
Volete narrare qualche episodio divertente, o citare aneddoti vari? Fatelo! :p

Insomma, in parole povere: cosa avete giocato; cosa vi è piaciuto; cosa vi ha fatto schifo!

Premessa: per 2021 intendo i giochi che avete giocato nel 2021, non quelli usciti quest'anno l'anno appena passato. Quindi possono essere citati anche titoli usciti nel 1984 e rigiocati per la ventesima volta (tanto per dire).


Bene, mi interessava aprire il topic. Ora non ho tempo di scrivere altro, quindi lo lascio incustodito alla mercé delle vostre manacce...
Fatevi valere!

P.S: topic spudoratamente copiato da: https://www.ndz.it/fo...po-videoludico/

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Avevo in mente di fare un mega WoT (cosa che probabilmente accadrà anyway), ma è un periodo dove sono molto impegnato e non trovo molto tempo di sedermi al pc e scrivere per bene, quindi cercherò di non soffermarmi troppo sui vari argomenti, che non sono troppi, ma hanno tutti dei ricordi pesanti dietro e voglio precisare che non parlerò solo di videogiochi:

Parlerò dell'anno sul mio stream.

E' inutile dire che sia stato il mio anno migliore in termini di streaming, non solo come spettatori ma proprio come starci dietro io e creare sempre nuovi contenuti. Ma proprio per il fatto che chi leggerà questo post probabilmente avrà vissuto una o più dirette di quelle che tratterò non c'è bisogno di dilungarsi perché per quest'anno il mio schermo è stato anche il vostro schermo.

Andrò in ordine cronologico, ma le menzioni d'onore sono giochi che ho trattato poco, oppure che già giocavo l'anno precedente e non c'è molto da aggiungere se non l'aver condiviso l'esperienza con gli spettatori. Parlo di Pokémon e Mortal Kombat in particolare, su cui mi sono già espresso nel topic di qualche anno addietro. Vabbè cominciamo:

Splatoon 2

Fortunatamente l'aveva preso mio cugino qualche anno fa, ma non ci avevamo giocato moltissimo. La rinascita su NDZ per le monete di Warez & Danzee hanno fatto ripartire una settimana circa di serate fisse sul gioco ed è stato divertentissimo. A me non fotteva una sega dei PREMI, ma avere un gioco a cui gioca una buona fetta di NDZ è sempre una delle cose più belle che possano capitare. Ci siamo divertiti un sacco in quei giorni ed è pure resuscitata la Rubrica di Nonno per uno sporadico episodio, lasciando i lettori in ammirazione e speranza per la prossima meteora. Purtroppo tutto finisce e finiti i PREMI, finite anche le serate di gruppo, ma il gioco mi aveva preso abbastanza e ho continuato ad esplorarlo e fare ranked da solo ottenendo dei risultati soddisfacenti, tra cui:
-Imparare finalmente a jestire i controllo motion con cui non avevo mai fatto amicizia nel primo episodio,
-Diventare un Hydra main, che è sempre stata l'arma più affascinante per me, sebbene troppo sotto la media nel primo episodio, ed infine,
-Incontrare LA BETTY.
Assolutamente da dire che l'annuncio del 3, durante questo periodo dove ero in fissa, è stato un regalo molto gradito, e questa volta non mi farò scappare il day1.
Smisi di giocare regolarmente con l'arrivo del Party, e come sempre io non riesco a stare dietro a più di un gioco per volta, quindi ho dovuto a malincuore abbandonare Splatoon 2 per una serie che non avevo mai vissuto online e in cui volevo troppo infogarmi. Ma di questo parleremo dopo, ora torniamo a Febbraio 2021...

NDZ Reacts Top 10s

Lo stream della mia top 10 di Pokémon è probabilmente stato lo stream che ha preso più jente e creato un pubblico abbastanza consistente e "stabile" da qui ai mesi a venire. Era la prima volta che joinavano Nonno, TS e Alu e ricordo che fu una serata un sacco divertente. Da qui poi si sviluppò quella che era l'idea di base, di cui ho già parlato spesso: questi stream dovevano essere un modo per rifloodare il database di +1, e le classifiche di Pokémon, giochi preferiti e quant'altro erano il modo perfetto per farlo! Ci furono poi anche i divertentissimi art streams dove poi mi furono regalati anche dei disegni bellissimi da voi che conservo avidamente. Come avevo scritto sul server avrei anche altra roba che bolle in pentola in uno stile simile agli artstreams, ma purtroppo mi ritrovo senza tiempo per lavorarci al momento. Prima o poi arriverà ahò.

SaTUROKdays

Innanzitutto ringrazio Gixerius per il nome di questi streams anche se non è su NDZ. Ricordo che una sera non andavano i server di qualche gioco e allora iniziai a giocare a roba random sull'Xbox tra cui la rom di Turok. Somehow piacque un sacco e quindi fissammo un playthrough per ogni sabato. Inutile dire che questo è un gioco che conosco a memoria e probabilmente ne ho già parlato più volte in altri topic annuali. Ma la cosa speciale dei SaTurokdays furono... I SATWOROKDAYS. Per la prima volta ho finito Turok 2, un gioco incredibilmente ostico e labirintiaco che non lasciava la minima speranza a un bambeeno delle elementari. Ci riprovai anche da adolescente ma il livello delle caverne si provò una sfida troppo annoying (fortunatamente nel remake è stato semplificato un po').
Gli streams erano abbastanza seguiti anche se mi perdevo di continuo e non sapevo cosa fare. So che non dovrei ma quando streammi e ti blocchi in un gioco ti sale un ansia che non potete capire. Perché inizi a pensare che la jente si annoia. Quando trovavo la strada justa ricordo dei grandissimi sospiri di sollievo. In ogni caso finire questo gioco era una quest che avevo da 20 anni e devo ringraziare voi che vi siete appassionati a questa saga per avermela fatta chiudere!
In occasione di questo topic rendo pubblici tutti i vods degli streams su youtube e raccolti in un'apposita playlist (e farò lo stesso con Goemon). Credo che nel 99% dei casi non gliene fotta niente a nessuno, ma chi lo sà, magari c'è qualche momento particolare che vi piacerebbe rivedere! https://youtube.com/...B9YKrXig-ux8DTf

Ah, come dimenticare la movie night con il lungometraggio animato Turok Son of Stone? Un film su cui si può dire quello che si vuole, ma ora è legato a doppio filo al mio cuore sia perché tratta una saga che amo, sia perché ho il ricordo dei vostri commenti in chat. Che lo spirito di Sepinta vi protegga.

Top 10 giochi preferiti

Questo farebbe parte del filone delle top 10, ma è innegabile che lo stream sulla mia top 10 sia stato uno dei momenti più importanti del mio anno, e ovviamente parlo del segmento su MK7. E' stata l'unica volta che ho pianto on stream e ammetto che ogni volta che lo risento mi vengono ancora gli occhi lucidi. In quei 16 minuti (6+1 = 7 NPS!!!) c'è veramente tutto l'amore che provo per NDZ e mi ha fatto un immenso piacere leggere i vostri commenti durante e dopo la cosa, facendomi capire che anche se probabilmente sono quello che vive la cosa in modo più emotivo, questa sensazione vive un po' in tutti noi.
C'è una chicca particolare che vorrei condividere su quello stream. Per chi non lo sapesse, una delle mie passioni è ascoltare vecchi programmi radiofonici techno degli anni 2000 di radio dedicate come Discoradio e M2o, di cui fortunatamente il web ormai è pieno grazie al contributo di tutta la jente che ai tempi registrava roba su cassetta e ora è in grado di uppare su vari siti come Mixcloud o il buon vecchio Youtube (io stesso ho uppato molto materiale su un canale dedicato alla cosa). Prima della live, all'ora di cena stavo ascoltando una registrazione di M2o del 2006. A fine stream, con ancora quella nostalgia di NDZ in testa, ho riattaccato quella registrazione ed ero esattamente a questo punto: https://youtu.be/1irJAEW3ZL0?t=664
Credo abbiate capito che sia un disco che in quel momento si è un po' fuso con quella sensazione di 2012 e mi sarebbe rimasto impresso per quando mi sarebbe servita una cosa del genere...

Super Mario Party

Eccolo quello che è molto probabilmente il gioco """nuovo""" dell'anno. Sicuramente inferiore al Superstars, ma con un'importanza storica incredibile sia per il mondo di MP in generale che per la nostra community. Dopo la prima serata dove abbiamo urlato al miracolo perché era più giocabile di quanto immaginassimo, partì la febbre dell'oro. Tutti volevano una copia, e ogni sera tutti volevano giocare, rendendo le prenotazioni sul server più affollate delle scialuppe del Titanic. Forse aiutato dal lockdown, dovettimo autoforzarci più di una pausa per evitare il burnout (che arrivò comunque :asd: ). Ma di questo gioco abbiamo tutti dei bellissimi ricordi per quei primi 2-3 mesi di frenesia, con scene indimenticabili, tanto divertimento ma anche ahimè tanta frustrazione per le dc che ci hanno rovinato innumerevoli partite. Ricordo l'ansia durante l'E3 sperando in un DLC per questo gioco o un altro Mario Party, e la mia reaction al Superstars credo parli da sola.
SMP rimarrà sempre nel mio cuore con un ricordo prezioso, sia per il suo valore di primo vero MP online che per il senso di aggregazione che ha regalato a NDZ. Ma ho anche scritto un WoT solo per quel gioco, se non l'avete già fatto check it out: https://www.ndz.it/fo...post__p__201611

Ganbare Goemon

Se mi chiedete cosa è stata la cosa più bella di questo 2021 IN ASSOLUTO, non avrei dubbi a dirvi gli streams di Goemon. Tralasciando la gioia nel riuscire a far partire il 64 + capture card senza dover ricorrere a emulatori o spendere per cavetti e altri magheggi, credo che ripenserò per tutta la vita al primissimo stream e ai vostri commenti in chat. GG è sempre stata una serie di cui parlavo ma che nessuno capiva perché conosciuta troppo poco. Anche le mie dozzine di +1 in questo forum sull'argomento non sono abbastanza per far VIVERE veramente un gioco. Lo stream è stato il media perfetto, letteralmente guardare un amico giocare a qualcosa come se si fosse seduti sul divano accanto a lui. Non ho mai avuto nessuno stream dove ero hypato che arrivasse il giorno stabilito per poterlo streammare. Ma sicuramente la cosa migliore di tutto ciò siete stati voi e il vostro progressivo innamoramento con la serie. In particolare, senza togliere niente agli altri, mi vorrei soffermare su Nonno che credo sia stato quello più stregato da questa serie più fuori di testa di Naomi. I suoi commenti e tutte le piccole cose come riascoltarsi i brani mi rimarranno sempre impressi. Come mi rimarrà impressa quella che ritengo essere la frase simbolo degli stream di questi giochi, detta da Ness la prima sera: "Se l'avessi giocato da piccolo l'avrei adorato".
Finalmente anche voi conoscete Ganbare Goemon e anche qui sento di aver chiuso una sorta di quest strana dove ho sempre sperato di trovare altra jente che sapesse che diavolo è sta roba all'infuori dei miei amici irl. Quindi GRAZIE per tutto, NDZ.
Come per TUROK ho creato una playlist con tutti i vod degli streams, così Nonno può rivedersi le badilate che tirava Miss Impact: https://youtube.com/...mFVVFrp2sBZDmcn

NDZ Podcast

Forse prima del podcast vero e proprio (di cui non mi prendo tutto il merito dell'idea visto che si parlava spesso di fare una roba del jenere), forse dovrei spendere 2 righe sulla fanfiction che scrissi questa primavera su NDZ post timeskip. Per carità non è che sia stato un lavoro immenso o faticoso, ma sono comunque soddisfatto del risultato e mi capita sovente di rileggere qualche parte per farmi due risate (e autocelebrarmi, ovvio). Ho visto che è stata apprezzata e sono molto felice di ciò, riuscendo anche ad attaccare la prima puntata del Podcast con la trama.
Madonna la prima puntata, che ansia. Non potevo sapere se vi sarebbe piaciuto, se qualcuno l'avrebbe guardata, o ben più probabile se il mio pc fosse esploso. E invece fece il botto. Da lì in poi una decina di puntate durate tutta l'estate. E' sicuramente un ricordo bellissimo. Non ho molto altro da dire perché li avete sentiti tutti più o meno e non mi va di pickare momenti particolari. A settembre ho con mio rammarico deciso di interrompere (per ora) i Podcasts, e vista come si è sviluppata la mia vita da lì in poi devo purtroppo confermare che sia stata la scelta justa, visto che sto facendo i salti mortali anche solo per scrivere sto +1 e non apro il software per mixare da mesi. Arriveranno momenti migliori, e tornerà anche il Podcast, io vi ringrazio comunque per essere stati così fedeli alle dirette e avermi fatto vivere un minimo sogno di DJ radiofonico, e perdonato anche i momenti meno convincenti della cosa.

Mario Rabbids

Ho sempre voluto provarlo ma mi ci è voluto lo sconto a 10€ per convincermi #poverty. Non l'ho streammato tantissimo, anche perché è uno di quei giochi dove finisco per parlare troppo nei momenti morti e poi non capisco più quello che stavo facendo. Ma quanto ci ero andato in fissa? Ricordo le nottate nel mondo Spooky di 2-3 ore per sessione. Ipnotico. Il gameplay è molto accattivante nonostante i limiti di costumizzazione del proprio team, e visivamente è meraviglioso con mondi dove ci si perde a notare dettagli, per non parlare delle chicche nei dialoghi, nomi delle armi e quant'altro. Ciò lo rende un Mario decisamente più maturo e accattivante per un pubblico adulto rispetto alla solita basicità degli episodi main, dove guai a fare una battuta leggermente fuori dal range delle scuole elementari. Un po' breve la main quest purtroppo, ma il DLC aggiunge una buona longevità al gioco mostrando anche altri modi di spremere l'engine, come le mosse di DK e Rabbid Cranky. Un titolo che consiglio assolutamente a tutti i fan di Mario e degli strategici.
Ovviamente Rabbid Peach è l'absolute queen, tutti quelli che negano la cosa è perché non hanno giocato a questo gioco.

Super Monkey Ball Banana Mania

Anche questo non l'ho giocato moltissimo, e ho pressoché streammato l'80% delle mie sessioni. Il gioco è buono e la costumizzazione è ciò che servirebbe al party, ma boh forse era un periodo dove non mi andava granché di fare roba single player (che novità eh?). A questo c'è da aggiungere il modo in cui hanno rovinato la mia modalità preferita, il Monkey Target, con comandi legnosi e ingestibili, che mi ha lasciato una banana amara in bocca.
Magari lo riprenderò in futuro, anche se il 2022 sembra carico di roba da giocare e prevedo sarà un anno ostico per il retrogaming.

Mario Party Superstars

Inutile dire che questo è il gioco dell'anno. Un capolavoro, non pensavo riuscissero a leggermi nella mente così tanto. Ha veramente tutto ciò che voglio in un MP, e un online della madonna probabilmente picco dei titoli Nintendo (non che ci voglia molto). Sì, ha alcuni difetti di cui abbiamo parlato e riparlato, ma le cose positive li superano di gran lunga. Ammetto che mi è dispiaciuto non sia partita una febbre simile a quella del Super dove tutti erano usciti di testa per il party, soprattutto perché questo è un titolo molto più meritevole. Ma anche di questo abbiamo già parlato, il Super ha avuto coincidenze particolari che ne hanno favorito lo sviluppo. In ogni caso anche se siamo spesso al punto dove non si trova jente per giocare, ci siamo fatti un bel po' di partite con tanti momenti memorabili e ancor più mental breakdowns.
Si spera sempre che il gioco venga supportato come quel cesso di Golf, perché se lo meriterebbe e aiuterebbe anche la nostra piccola community a non far diventare questo splendido gioco una meteora.

E questo è stato il mio 2021, un anno che ricorderò moltissimo e ha segnato il mio vissuto come pochi altri nella mia vita. Si inizia questo 2022 hypati per tutte le prossime uscite, tra cui Legends Arceus, Chocobo Racing e Splatoon 3.
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"quella rosalina di merda che aspettava che prendessimo tutti l'item prima di usare il fulmine[...]
[...]e quel figlio di puttana che usa rosalina può benissimo schiattare anche domani"
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#2 Utente offline   AlucarDD 

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Inviato 11 gennaio 2022 - 01:27

Quanto me piace scrivere questi riepiloghi e poi eventualmente andarli a rileggere successivamente. Qui quello del mio 2020.

L'anno è iniziato con una continua attenzione particolare fino a febbraio/marzo per TemTem. In attesa del nuovo update mi ero allontanato, ma ora che ci sono tutte le isole disponibili (e quindi una imminente release su console della versione 1.0) mi è impossibile giocarci perchè lo gioco sullo steam di mio fratello che sta chiuso su Sea of Thieves. Attenderò ahimè con pazienza.

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A Marzo è uscito Bravely Default 2. Bramavo di giocare un JRPG all'antica ma nuovo su switch, come fu Octopath Traveler dopotutto, quindi lo presi day 1 - anche perchè c'era tutto il discorso delle zone colorate e sarebbe partita la zona rossa da me letteralmente pochi giorni dopo. Avevo aspettative molto alte lo ammetto.
Che dire: un bel gioco sicuramente, ma... ha delle pecche.

L’inizio è interessante, la prima città pure e diciamo tutta la parte introduttiva e il primo capitolo, ma il mid game è insopportabilmente lungo e la trama generale è terribilmente blanda specie nella fase conclusiva del gioco. Questo problema non lo aveva Octopath, che aveva meno classi sicuramente ma erano più varie e c’erano meno combo ma fatte meglio (a meno che non conti il super grinding?). Diciamo che il gioco chiede che si grindi, ma a livelli anche insopportabili. Ci sono dei trucchetti per battere i boss, però non ho trovato il livello di profondità nelle lotte che c’era in Octopath. Forse la mia voglia di provare combo diverse mi ha mandato in burnout troppo presto, fatto sta che dopo 30 ore me ero proprio rotto er ca e ho smesso al capitolo 3, più o meno al 40% del gioco senza contare il postgame. Va preso a piccole dosi secondo me, e infatti me lo sono giocato a pezzi fino alla fine. Devo ancora fare il postgame, tra l’altro. Verso la fine il gioco diventa molto più godibile, se le classi divertenti che sblocchi negli ultimi capitoli ti fossero state date prima magari…

Cose molto positive sono il sistema di classi degli asterischi che comunque sono molteplici e varie e le trame delle singole città, che sono immersive e particolari. Effettivamente le combo che puoi fare con le passive che sblocchi con le classi sono molto divertenti. Ogni città, infatti, ha la sua storia e i suoi problemi, e tu ti ci butti dentro come in una sessione di D&D. Per quanto riguarda i personaggi invece stiamo sulla sufficienza, proprio il minimo sindacale. Persone che hanno giocato i primi due Bravely mi hanno detto che c’è molta meno caratterizzazione in questo rispetto ai precedenti titoli, e le dinamiche fra i membri del party sono brutte. Beh, diciamo che non è niente di eccezionale.
Anche sui dungeon avrei un po’ da ridire. Su Octopath hanno tanto gettato merda perché ogni dungeon è un corridoio A-B, e ok forse non tutti possono permettersi il level design di Golden Sun 2, però se la direzione artistica è quella è perseguita bene. Voglio dire: il fine di Octopath era quello, e sebbene ogni dungeon sia un corridoio senza alcuna gimmick le ambientazioni sono varie e le battaglie sono divertenti, seppur casuali. Non ha nessun pretesto di rendere i dungeon in una maniera diversa. Bravely sotto questo punto di vista è una via di mezzo, e come tutte le vie di mezzo è brutta. La maggior parte dei dungeon sono dei corridoi mascherati, e l’altra parte sono corridoi con gimmick odiose come la nebbia, piattaforme che alzi o abbassi con degli switch che trovi alla fine di altri corridoi per sbloccare altri corridoi, trasporti tipo la palestra di Sabrina o Fiammetta de Pokemon, un sacco di vie chiuse solo per il gusto di farti perdere tempo… non lo so ragazzi. Forse mi manca qualcosa.

Ad ogni modo il gioco è molto piacevole, ma TL;DR è stato più magico giocare Octopath.

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Bellissimo.
AI: Somnioum Files lo dovevo giocare da mesi ma non trovavo mai il periodo giusto per farlo. Poi de botto ho deciso di iniziarlo e… mamma mia che bel gioco. Non è ai livelli di 999 e VLR, quelli mi presero molto di più, ma i personaggi, i colpi di scena, la storia… lo consiglio davvero a tutti. Un gioco con una idea bellissima, una storia completa, senza fronzoli, con non troppi personaggi e storie memorabili, alcune commoventi, altre più dark. Si comanda benissimo tra l’altro, cosa che invece è un po’ relativa col 3° capitolo della saga di Zero Escape. Unica pecca l’ho giocato su switch ed aveva dei tempi di caricamento davvero lunghi…

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Il mio gioco dell’estate è stato Fire Emblem Three Houses.

Partendo dal presupposto che io ancora non l’abbia finito del tutto (manca la route chiesa e quella di Edelgard), mi limiterò a dirne i pregi e i difetti che ho riscontrato finora. Contando che sì, effettivamente mi manca una parte del gioco.
Il gioco è bellissimo. L’idea del monastero la apprezzo tantissimo, è grande, vario, e pieno di personaggi con cui interagire. Ricordo benissimo il feeling alla prima run della vastità di roba che si poteva fare e scoprire, feeling diciamo che poi è mutato nelle run successive perché ovviamente dopo 60+ ore di gioco sai benissimo cosa debba fare e cerchi di farlo nel minor tempo possibile. Figa anche l’idea delle classi e tutta la customizzazione che si può fare con i pg, anche se le classi a dire il vero non sono troppe e c’è poca varietà ai piani alti.

La storia è misteriosa e intrigante e sei effettivamente spronato a voler vedere il punto di vista degli altri, specialmente dopo metà gioco. I personaggi sono tutti carismatici e belli, mi piacciono tutti e 3. Byleth mi piace un po’ meno ma vabbè.
Grandissimo problema le mappe la quale gran parte sono uninspiring ma soprattutto si ripetono per le missioni aggiuntive (e va bene, tipo le missioni per il grinding) e perfino per le cazzo di appendici, aggiungendo comunque delle condizioni particolari, alcune delle quali però sono un po’ na merda.
Non mi è piaciuto quanto Radiant Dawn, ma è comunque un titolo fantastico e rientra facilmente nella top 3 dei miei Fire Emblem preferiti. E non l’ho ancora finito.

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Shining Force si trova sul servizio (merdoso) di Switch Online, ed è una vera gioia giocarci. A parte che rispetto alla roba N64, l’emulazione del MegaDrive ti permette non solo i save state, ma anche una ruota del tempo che ti fa tornare indietro fino a tot minuti. Una feature fighissima che non so perché ma manca dalla roba online. Consiglio a tutti i fan degli SRPG. Aspetto con ansia che mettano anche il 2!

Il 2022 si prospetta un mega anno con UN SACCO di cose che sto aspettando: Leggende Arceus, Triangle Strategy, Advance Wars, Le pixel remaster di Squarenix su Switch, Final Fantasy Origins e XVI, la 1.0 di TemTem, Digimon Survive, un nuovo Fire Emblem, Chocobo Racing...
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#3 Utente offline   Cicciobello 

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Inviato 18 gennaio 2022 - 02:11

Mah un po' di MK8 e ho fatto tre partite a Pokémon Y in tre ore. Ormai è morto.
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#4 Utente offline   Nonno  

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Inviato 18 gennaio 2022 - 22:38

Il solo fatto che riesca a scrivere 'sto post entro gennaio è una vittoria di per se, ma ormai sapete che sono un gran ritardatario.
Il 2021 è stato indubbiamente pieno di accadimenti, contornati da un discreto numero di ore di gaming, anche se la maggior parte si sono concentrate su titoli già giocati in precedenza. Ci sono però delle interessanti eccezioni, che andremo subito ad enumerare. E allora via, ripercorriamo da capo l'anno appena trascorso! (urgh, magari no)

Pokémon Black 2

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PREMI.
Il mio anno inizia con un solo pensiero: completare sto cazzo di Pokédex nazionale su Home: è in una manciata di giorni che spazzolo via tutti i mostri che mi servono prelevandoli da un po’ tutte le versioni di gioco, da Platino a salire, quando mi areno inaspettatamente su Nero 2. Salvataggio corrotto, devo ricominciare da zero.
E andiamo.
Non che mi lamenti più di tanto, BW2 erano e restano uno dei picchi della saga, personalmente secondi solo a HGSS. Così, catturare uno ad uno i singoli abitanti della regione di Unova diventa la scusa perfetta per rivivere dopo diverso tempo gli avvenimenti della quinta generazione, creare un team full nostalgia, e soprattutto confrontare impietosamente lo stato attuale del brand con quello di -probabilmente- massimo splendore: quando, nonostante i rumor iniziali, venne confermato che BW2 non sarebbero state due terze versioni, ma dei veri e propri sequel.
Dopotutto, che idea balzana sarebbe quella di far uscire due terze versioni virtualmente identiche all’originale?
Giusto?
Già.
Come nota a margine, il pokédex nazionale di Home è quasi del tutto completo a parte qualche forma alternativa e ahimé i mythical dalla sesta generazione in poi.
Non che vi stia chiedendo la carità, sia ben chiaro.


Super Mario Galaxy

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Ecco un gioco nuovo!
Uscito appena 15 anni fa.
Dopo aver -alla fine- completato Mario 64 sulla collection 3D All Stars, avevo già deciso che avrei conservato Mario Sunshine per un periodo indubbiamente più estivo, così a febbraio ho diretto la mia attenzione sull’unico gioco della compilation che non avevo mai giocato in nessuna circostanza.
Mario Galaxy… è ‘na roba. Uscito all’epoca nel periodo in cui la mia passione per i videogiochi stava vivendo la sua prima, dura fase calante, lo saltai a piè pari, anche perché non mi andava a genio né l’idea del motion control né tantomeno il setting spaziale.
Devo ammettere che almeno su questo secondo punto devo ricredermi, perché Galaxy offre degli scenari davvero mozzafiato, da paura pensando al fatto che c’è un buco nero ad aspettarti a ogni caduta o passo falso. Quasi tutte le galassie hanno una loro personalità e offrono una sfida discreta (almeno per me che sono ‘na pippa), e quelle raggiungibili dalle ultime stanze sono tutte di altissimo livello per entrambi i motivi. L’unica pecca, notata da chiunque, è che i livelli sono estremamente lineari ed alcune stelle completabili nel giro di pochi minuti, cosa che data la natura ibrida metà portatile di Switch non è neanche un male, anzi il gioco si presta ad essere portato in giro e giocato a piccole dosi. Come ho l’impressione che giocare Galaxy con il pad dello Switch sia mille volte più comodo del telecomando.
In generale ho avuto l’impressione di avere davanti un mondo di gioco MONUMENTALE, non per la vastità azzerata da un’esplorazione inesistente, quanto proprio per la grandezza sproporzionata di tutto, dagli elementi del paesaggio, ai boss… a Rosalina. Il finale con lei gigante mi lascia perplesso ancora oggi.
Come nota a margine, avendo giocato a questo titolo principalmente nei weekend causa lavoro, ho il divertente ricordo dei miei aggiornamenti sul numero di stelle nella chat di Discord che aumentavano ora dopo ora, per la finta meraviglia generale, ahò divertirsi tra amici è pure ridere di cazzate.
E finalmente ho conosciuto la Dolceape Regina.


Pokémon Renegade Platinum

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Voglio solo dire che ‘sto screen qui in alto, apparso sul mio schermo all’una di notte, mi ha fatto cagare sotto non poco.
Dopo appena un paio di mesi torniamo subito a Pokémon insomma, ma in realtà ho scaricato e giocato a sprazzi questa hack rom più per la curiosità verso i lavori di Drayano, con Renegade Platinum che va a completare la sua serie di modifiche/migliorie ai titoli per DS. Purtroppo non resto comunque un grande fan del gioco di base, quindi ho messo più volte in standby la mia partita per riprenderla dopo intervalli di settimane o addirittura mesi, tanto è vero che in questi giorni, di tanto in tanto, lo riprendo ancora in mano con l’obiettivo di chiudere e archiviare la pratica.
Per il resto ha tutto quello che Drayano offre in tutte le sue hack: split fisico/speciale, tipo Fairy, pokédex espanso, lotte importanti più difficili, nuovi eventi, più la solita valanga di piccole migliorie che rendono più scorrevole l’esperienza di gioco.
Meglio di BDSP.


Animal Crossing

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Io ormai totalmente in depressione grazie a 'sto gioco.
Il rapporto di autolesionismo che ho con ‘sto gioco è preoccupante, come un ex da cui ritorni ciclicamente anche se già sai che prima o poi riprenderà a menarti.
Ripreso in primavera, l’ho giocato molto saltuariamente con picco naturalmente durante il periodo del massivo DLC (che ho esplorato ancora soltanto a metà). Il problema sono le thot di Instagram con i loro design ultra-favolosi che mi danno sempre l’impressione di non essere in grado di fare cose abbastanza belle, che mi fanno sentire di merda e abbattono di molto la mia autostima.
Grazie Animal Crossing, sei diventato il gioco meno rilassante della storia.


Super Mario Party

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Senza dubbio l’highlight della prima metà del 2021, Rael ha espresso meglio di me come sia stato un fulmine a ciel sereno. Nonostante l’abbia venduto in sordina perché come Marie Kondo odio gli sprechi e avere roba inutilizzata in casa, ci sono molto affezionato perché per due-tre mesi ha significato molto per la community, coincidendo con una nuova primavera di NDZ. Gli exploit dell’esuberante coppia formata da me e Wariuzzo resteranno negli annali, così come i mille eventi memorabili, i drammi, le lamerate, e chi più ne ha più ne metta, ma indubbiamente dal mio punto di vista è stato illuminante più dal punto di vista sociologico.
Se da un lato ho avuto la riconferma della lameraggine di Ness (che in qualche modo lo portava anche a riuscire bene), dall’altro questo gioco ha tirato fuori degli aspetti del carattere di tutti che non sempre mi aspettavo, come ad esempio il placido Col che è risultato essere il giocatore più competitivo, o un Suora che credevo essere più subdolo ma che il più delle volte si attiene alla “giocata più giusta”. Ho conosciuto meglio Daki e la sua sconfinata sapienza accademica per quanto riguarda minigame o MP in generale (e il trash italiano contemporaneo e del recente passato), mentre io e Wariuzzo da veri showmen (o clown) eravamo deputati al far casino a discapito delle giocate intelligenti, senza però arrivare ai livelli di mattatore di Alu di cui ricordo bene le partite per la risa che provocava con i suoi commenti sferzanti e le sue battute de Centocelle. Ma la vera sorpresa viene da chi, a sentir parlar lui, si è sempre definito poco bravo o scarsamente intelligente: nel mio immaginario adesso Rael è una divinità del Party con un cervello gigantesco, che riesce a tenere a bada e sotto controllo tabelloni interi, e la cosa che più mi stupisce è che ci riesce in maniera così naturale ed istintiva, con davvero poco overthinking. Un segno che per lui il Party è una cosa così automatica quanto il respirare.
Sono stati davvero dei mesi divertenti, e come abbiamo già analizzati altre volte i fattori del suo successo, nonostante fosse un gioco substandard, sono innumerevoli: la novità dell’online, il fatto che sia stato il primo gioco multiplayer trasmesso “in diretta” ha creato tanto hype, o che fosse un gioco facilmente reperibile sull’usato e quindi più accessibile. Indubbiamente il lockdown di mezzo ha soltanto facilitato tutto, con più partite che venivano organizzate tutte le sere, per poi andare scemando alla riapertura di tutto. Rael dice che Superstar è già morto, io penso che in futuro possa avere ancora qualcosa da dire, magari quando scenderanno i prezzi o quando saremo un po’ tutti più liberi: l’unica variabile complessa di un gioco del genere, dopotutto, è che ci siano 4 giocatori disponibili, che sembra poco ma che tanto banale non è.
Per la questione dei 30 turni su Kamek invece, non tutto è perduto: non ho più il gioco, è vero, ma ad un possibile futuro raduno…
In attesa di quel momento io vi benedico:

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Pokemon Scudo: Isola dell'Armatura e Landa della Corona

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Quanto mi ha fatto incazzare.
Finalmente GF sembra/pare aver azzeccato l’idea giusta con dei DLC al posto delle terze versioni, o almeno sembra essersi portata al passo di una decina di anni fa, ma il contenuto, se non del tutto deludente, è quantomeno scarno. Senza scendere nei dettagli su cose di cui abbiamo parlato mille volte, qui l’occasione persa sono i nuovi pokémon/nuove forme/nuove giga centellinate col contagocce invece di essere una presenza massiccia come molti auspicavano, e l’imperdonabile scarso utilizzo fatto di una facility divertente come l’avventura dynamax.
Da un punto di vista molto più personale invece, mi ha lasciato l’amaro in bocca il modo in cui è stata costruita la Crown Tundra, se non altro perché il setting e alcuni paesaggi sono davvero belli (al contrario dell’isola che mi ha lasciato freddino): mi ha fatto davvero infuriare il fatto che un’ambientazione così bella per me fosse più vuota del solito, e che l’accento che veniva messo sull’esplorazione si sia risolto troppo facilmente, quando poteva essere sfruttato moooolto di più e per molte diverse cose, con tutto quello spazio a disposizione.
Ma che mi arrabbio a fare ormai, Classic GF dopotutto.


Fire Emblem Three Houses

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INCREDIBILE, L’HO FINITO!
O almeno, 1 route su 4. 1 e mezzo dai.
Con estrema vergogna per aver scalato la difficoltà da folle a difficile, riconfermo molto di quello che ho detto l’anno scorso: best FE degli ultimi anni, sotto ogni singolo aspetto. Se ci si liberasse del tutto della componente dating sim e avesse più varietà di mappe, sarebbe il gioco perfetto.
Ad ogni modo, felicissimo di aver scelto i Black Eagles e aver concluso per la prima volta il gioco con quello che credo sia il True Ending, perché più impattante nella storia e più originale, con una trama mai vista prima in un FE.
Ho letteralmente adorato la crescita sia psicologica che estetica dei personaggi, e penso che Edelgard e Hubert siano entrati tranquillamente nella top 10 dei miei pg preferiti della saga, soprattutto Edelgard per le mazzate che menava e i colpi che incassava, era dei tempi di Hector su FE7 che non vedevo ‘na roba così.
Ho iniziato dopo poco anche Azure Moon, che da una parte mi ha fatto capire che splittare i personaggi per case sia stata una scelta tematicamente ottima, ma che ammazza un po’ la rigiocabilità (della stessa route, ovvio), d’altra parte mi ha fatto rendere conto che la vera forza di Tre Case è data dai suoi diversi punti di vista, e in base a quello che condividi di più, fa capire molto anche di stesso.
Un gioco molto più profondo dei suoi predecessori, laddove spesso la linea di demarcazione tra bene e male era molto più distinta e marcata.
Il mio gioco dell’estate senza dubbio, ora però passiamo a giochi di cui non ho parlato anche l’anno scorso, vi va?


Donkey Kong Country



Niente da fare, non riesco a giocare roba uscita nel giro degli ultimi due anni, scusate.
Avevo giocato DKC da bambino, con la versione GBA, e ad essere sincero mi piacque ma non mi fece impazzire. Anzi, vista la sua difficoltà in alcuni punti, fu il primo sentore che i platform non facessero per me, e negli anni successivi virai verso generi più rilassati.
Ma dopo l’iscrizione all’abbonamento online di quest’estate, non potevo restare indifferente a una vasta libreria di titoli SNES che avvertivo molto nostalgici, pur avendoli giocati sempre tramite remake GBA.
Ho riavviato DKC quindi, e sono rimasto affascinato dagli scenari spettacolari e soprattutto da una OST pacata, d’ambiente, ma che sapeva raccontare perfettamente quello che veniva messo in scena: i miei mondi preferiti restano indubbiamente quello innevato e le Kremkroc Industries, oltre ad avere apprezzato tantissimo anche i villaggi sugli alberi e le scampagnate tra i templi.
Solo i boss (come ben ricordavo) restano l’unica nota piatta, ma è un buon prezzo da pagare per vivere l’eccezionale scontro finale con K. Rool: una battaglia lunghissima fatta di animazioni divertentissime, corone lanciate, finti credits, e con il coaching d’eccezione di Wariuzzo che spectava mentre provavo a menare (con scarso successo) il suo beniamino. Applaudendo quando combinavo cagate.
Mi sono però sciolto un po’ verso un titolo che ho sempre visto amato e declamato, e che da piccolo non avevo colto pienamente, oltre ad aver condiviso ricordi PREZIOSI con il #bestkrool.
Quanti possono dire lo stesso?


Super Metroid

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Le ultime battute dell’estate mi portarono a scegliere un altro titolo dalla libreria SNES Online, uno che però non avevo mai provato: preso dall’hype per l’imminente uscita di Metroid Dread, volli portarmi in pari con la storia e giocare uno dei due titoli principali che mi mancava. Super Metroid all’epoca fu osannato come capolavoro, e posso capire il perché: il gameplay era molto simile a quello che avevo già avuto modo di apprezzare su Fusion, basato sulla raccolta di power up che aprivano zone sempre nuove; la grafica in pixel di altissimo livello, godibilissima oggi come ieri; ma soprattutto, sono rimasto stupito dalla capacità di raccontare un’intera storia in maniera muta, osservando e traendo le conclusioni assieme a Samus senza che gli eventi mi venissero spiegati o imboccati. Infine, come da tradizione, l’esplorazione nella sua forma più pura e delle boss battle indimenticabili, con l’apice raggiunto nella frenetica lotta contro Ridley e quella violentissima contro Mother Brain.
Forse il gioco tra quelli che ho giocato che più mi ha appassionato quest’anno, che ho approvato a 360º senza la minima ombra di una sbavatura, e che capisco perché sia entrato nell’Olimpo nintendiano.
È un vero peccato che i Metroidvania siano sempre più rari, ma adesso non vedo l’ora di giocare per bene a Dread, e magari recuperare Samus Return su 3DS. E perché no, rientrare in possesso di Fusion e Zero Mission, regalati ormai molti anni or sono.

Dopo l’estate ho praticamente giocato soltanto ad Animal Crossing, la Crown Tundra e saltuariamente delle partite su CTR, ma non posso chiudere l’anno senza aver prima parlato di un gioco che non avrò giocato in prima persona, ma è come se lo avessi fatto. Perdonatemi quindi se forzo un po’ la mano se inserisco qui un paio di titoli.


Ganbare Goemon

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La nostalgia, inutile negarlo, è una sensazione potentissima. Se siamo ancorati al mondo Nintendo, a certe serie, forse anche a questo forum, per buona parte la causa è la nostalgia.
E quanto spesso la nostalgia ci fa apprezzare e parlare con toni entusiastici di cose che gli standard moderni troverebbero sub-ottimali? Ma la nostalgia ci fa amare certe cose come e più di prima, e questa è la sua arma più potente.
Purtroppo, la nostalgia è anche la sensazione più soggettiva possibile, e spesso fatichiamo ad esprimere a parole quello che noi proviamo dentro, e manchiamo di far capire agli altri cosa si prova.
Da questo punto di vista, Rael ha compiuto il miracolo. E l’ha fatto nell’unica maniera possibile: facendoci vivere assieme a lui il suo tuffo nel passato, il suo viaggio tra i ricordi. Come -e l’ho detto spesso- se ci avesse proiettato tutti su un divano di un tot di anni fa, davanti a una tv e un Nintendo 64, con in mano una fetta al latte o un succo di frutta. Quello che Rael ci aveva descritto molte volte, e su cui noi ci eravamo raramente soffermati, stava diventando palpabile davanti ai nostri occhi settimana dopo settimana.
Ricordo che la prima sera, spinti dalla curiosità c’eravamo un po’ tutti, e un po’ per la bizzarria dei primi minuti, un po’ per il gameplay “scopiazzato da Mario 64 e Zelda OoT” credevamo tutti fosse un gioco full meme, un qualsiasi gioco N64 che ci avrebbe strappato qualche risata e nulla più. Niente di più sbagliato.
Personalmente, il momento della folgorazione avvenne abbastanza presto, già verso la fine del primo stream: la prima Impact battle, col suo inaspettato gameplay, il boss estremamente giapponese, e la musica che ricordava Jeeg robot d’acciaio; subito dopo l’esplorazione della zona circostante baciata dal tramonto e l’arrivo a Zazen Town. Fu in una manciata di minuti che capii che la forza di Ganbare Goemon non risiedeva in un gameplay innovativo o puzzle di difficoltà assurda: questo gioco, l’ho ripetuto molte volte, ha personalità da vendere, ed un tipo di personalità irripetibile dagli standard odierni: questo perché tutto quello che presenta lo colloca precisamente alla seconda metà-fine degli anni ‘90, sia per i rimandi alla cultura pop giapponese, sia perché fu in quel periodo che si ebbe il vero boom verso la fascinazione dei prodotti di intrattenimento del Sol Levante, la cui cultura e tradizioni però non erano conosciute dalle masse come oggi. E l’aspetto che più inquadra il periodo storico -quello della nostra infanzia- è dato proprio da alcune traduzioni molto libere usate per descrivere gli elementi più prettamente nipponici, proprio come era usanza fare nel doppiaggio dei popolarissimi cartoni animati giapponesi (quando ancora non si chiamavano anime): i 90s racchiusi in una jelly-filled donut.
Ma non sono soltanto le motivazioni culturali a rendere questo gioco uno dei più affascinanti mai visti: un altro tema ricorrente, forse banale da puntualizzare, è proprio il suo essere fieramente e orgogliosamente giapponese. Un concetto talmente estremo che viene reso palese già durante le prime battute, quando l’affronto supremo è rappresentato da un’offensiva disgustosamente europea, che trasforma il castello orientale dello shogun in una vergognosa fortezza in stile occidentale. Se ci fossero ancora dubbi sull’amore che i creatori del gioco provano verso la madrepatria, basta aprire la mappa di gioco per ritrovarsi di fronte una replica 1:1 del Giappone, con i maggiori luoghi d’interesse sostituiti dai loro corrispettivi dell’epoca feudale: forse per qualcuno potrebbe essere un dettaglio simpatico, una chicca, ma a me ha fatto letteralmente impazzire il modo in cui al giocatore viene implicitamente detto “sì, tutto è ambientato in un Giappone realistico (o quasi), nessun mondo fantasy, e allora?”.
Naturalmente gli anacronismi la fanno da padrone, nonostante agli occhi dei personaggi anche l’evento più bizzarro e fuori dal normale possa apparire… nulla di più che un evento come un altro. Poco a poco si inizia a stare al passo, a entrare in quella stessa forma mentis dei protagonisti secondo cui non è importante il perché astronavi, raggi laser, macchine del tempo o sottomarini-junk food trovino posto durante il periodo Edo, ma l’unica cosa che conta è salvare la giornata.
E sono proprio i personaggi ad essere l’ennesimo tassello vincente di questo videogame, e non parlo soltanto dei quattro ninja/fuorilegge principali, ma di tutto il cast che ruota attorno a loro. Ognuno di questi strani ma simpatici nipponici riesce a lasciare un ricordo, un’impronta, anche se solo per una scena, e Rael parlava in maniera entusiasta anche di loro, come se un fabbricante di pipe, il figlio di un drago o un bonzo che coltiva cetrioli fossero elementi di indiscutibile impatto per la trama. Questo è un altro aspetto che mi ha ricordato giorni videoludici più ingenui, quando ogni NPC era visto come una personalità importante, e non solo come un mezzo per raggiungere uno scopo.
L’ultimo pezzo del puzzle che va a comporre un eccezionale insieme da applausi a 360º è la colonna sonora: non è un segreto che sia stato uno dei miei aspetti preferiti, che mi ha portato non solo a scaricare brani su brani ma anche a portarne uno per il mio turno di Podcast, cosa che Rael ha sfruttato al balzo per ritagliarmi dei minuti per parlare assieme di questo gioco. Ho parlato negli scorsi mesi in maniera davvero entusiasta ed esaustiva di questi superlativi pezzi, e se non lo avete ancora fatto, o ci avete prestato poca attenzione, l’unico consiglio che posso darvi è di far partire l’OST e immergervi anima e mente nel Giappone feudale, nel mondo di Goemon, partendo dalla sigla in stile anime fino ad arrivare ai sorprendenti credits.
La maniera in cui è strutturata il gioco, e per le vibes che i vari elementi riescono a comunicare assieme, mi hanno dato fin da subito l’idea che l’importante non fosse avanzare inesorabilmente per portare a termine la missione, ma che il vero racconto sia dato dall’avventuroso viaggio che i quattro amici vivono assieme.
Impressione che ho avuto con ancora più veemenza in Goemon’s Great Adventure, dove letteralmente ogni caratteristica del primo gioco è amplificata: la sensazione di avventura è ancora più forte perché il gioco non si limita ad esplorare soltanto la terra natìa di Goemon & amici, ma ti porta anche a compiere un vero e proprio viaggio spirituale che parte dal regno dei morti, passando per l’underworld e uscendo poi tra le nuvole, mondi popolati in maniera sempre più prepotente dai tipici yokai del folklore giapponese, come gashadokuro, kappa, tengu, mokeke e… giroidi? Molti mostri sono totalmente sovrapponibili alle entità a cui si ispirano, ma proprio perché il giocatore medio non è avvezzo alla loro estetica, resta affascinato da design mai visti prima.
Se anche la stramberia dei personaggi che si incontrano è di uno o due gradini più in alto rispetto al prequel, la difficoltà del gioco è invece del tutto fuori scala, con livelli platform che richiedono una concentrazione e destrezza non indifferenti, i miei complimentoni a Rael anche qui perché, checché ne dica lui stesso, è stato davvero abile nonostante molti livelli fossero un po’ oltre il punitivo. L’omii di Ebisumaru mi resterà nel cuore, così come l’immagine di Yae che corre nella Mokeke Forest.
E se parlo della Mokeke Forest non posso non parlare anche qui della colonna sonora, che mostra i muscoli ancora più della precedente, con ancora più pezzi giappo-synth che si sposano sempre perfettamente col livello che li ospita (e ogni livello ne ha uno!), senza contare le toccanti transizioni dal giorno alla notte, sia nei quadri platform che nei villaggi.
Ci sarebbero tante cose da aggiungere su queste due vere e proprie gemme, che mi hanno rapito in maniera così profonda che anche mesi dopo non posso fare a meno di decantarne i pregi, e non posso non sorridere soltanto scorrendo i titoli dell’OST. Posso solo sperare che quest’estate Rael dedicherà qualche altro stream a questi fantastici titoli, di cui ancora non riesco ad eleggere un preferito tra i due, e che mi perdonerà se ho dissezionato così a fondo una serie cardine della sua infanzia, per far capire a me stesso e a chi mi legge come mai sia un prodotto validissimo e divertentissimo anche a distanza di una ventina d’anni.
Chiuderei con la cit di Ness, se non l’avessimo riportata così tante volte, e ogni volta ci sembrasse sempre più vera.



Un anno bello pieno, a conti fatti.
E quello che si appresta sembra preannunciarsi ancora più PIENO di roba. Di cui ovviamente ne giocherò un quarto.
Ahò ho scritto un sacco, ci vediamo l'anno prossimo! *Bismaru Escape theme*
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#5 Utente offline   POEoeta 

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Inviato 24 gennaio 2022 - 02:45

:rimescola: :piuuno: :rimescola: :piuuno: :rimescola: :piuuno: :rimescola:

Grz Nonno, di cuore!
LA LIVELLA DI NINTENDO

"Mario Kart 8 è l’ennesimo capitolo di una storia infinita, di una sfida che si ripete uguale e diversa a ogni generazione"

"Se avete un Wii U, dovete avere Mario Kart 8. Anche perché è con tutta probabilità il miglior Mario Kart di sempre"

"Se siete abituati alle derapate super controllate di Mario Kart Wii, preparatevi a qualcosa di differente"

"Usando le moto ora è più difficile sfruttare il loro drift per tagliare velocemente ogni singola curva"

"Tutti e tre i nuovi bonus sono ben equilibrati e aggiungono qualcosa in termini di dinamiche"

"Scambiarsi i fantasmi, sfidare gli amici e poi bullarsi sul Miiverse è una vera goduria"

"Mario Kart 8 è un susseguirsi continuo di emozioni, quando si parla di track design"

"I replay sono uno spettacolo nello spettacolo, vale la pena perderci lunghi minuti"

9.5 BELLISSIMO!

Visualizza messaggioTHE Zìò, dice:

Già la faccia come il culo di cercare di rivendermi il medesimo gioco a prezzo pieno tre anni dopo senza nemmeno degnarsi di sviluppare un capitolo nuovo è roba da dichiarare guerra al giappone

Visualizza messaggioDarkRoy, su 29 giugno 2014 - 12:50 , ha detto:

Lascia perdere Zio, a parte rarissimi casi l'editoria videoludica, in generale, non è mai iniziata. C'è di tutto: fanboy a tutto spiano; recensori chiaramente corrotti e influenzati nei loro articoli; "veterani" che riempiono i loro articoli di riferimenti letterari e musicali, infarcendo la recensione di reminiscenze nostalgiche e dissertazioni filosofiche su Mario Kart salvo poi, quando è l'ora di analizzarne il gameplay per dare un senso al borioso articolo appena scritto, prendere cantonate allucinanti e inammissibili...
Bello, eh?

Visualizza messaggiolaw, su 29 giugno 2014 - 20:08 , ha detto:

Sono forte contro i bimbi dai 6 anni in giù Immagine inserita



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