NikeXTC, su 18 aprile 2013 - 06:48 , ha detto:
In sintesi, sì, è questo il motivo.
MK7 (ma in parte anche MKWii) ha questa caratteristica molto marcata: se finisci nella bolgia, sono cazzi amari. Perché succede di tutto, la gente si scanna con le armi e in alcuni casi vengono a crearsi situazioni di gare complicate da districare (esempio tipico: lo stuc più lento di te che ti è davanti con tre rossi mentre te non peschi niente per toglierglieli).
Quindi, se sei leggermente più forte degli altri 7 e riesci a scappare subito, è probabile che gli altri restino dietro a massacrarsi fra di loro e a te finirà per arrivare giusto qualche blu o fulmine. Se rimani dietro, è un casino. La differenza di base nelle capacità poi ti permette di prendere un gran margine di sicurezza e di gestire la gara con calma.
Il frontrun è una buona tecnica anche in partite fra gente molto forte, proprio perché puoi sperare che accada la stessa cosa sopra descritta. La differenza è che difficilmente riuscirai a fare il vuoto, e un blu potrebbe farti precipitare di nuovo in fondo al gruppo.
Grazie mille per la risposta, Nike! A dirla tutta ero davvero curioso di leggere un tuo intervento, poiché sei un utente che anche in passato mi ha sempre fornito informazioni utili su questioni tecniche e spiegazioni di meccaniche di gioco... Poche volte ho richiesto delucidazioni o consigli, ma quand'è successo mi hai sempre fornito l'opportunità di imparare qualcosa di nuovo. In una comunità sono gli utenti come te che conferiscono al forum un'utilità costruttiva nonché uno spazio di confronto, oltre al lato ludico e scanzonato che (ovviamente) deve anch'esso esistere.
Lasciando da parte le sviolinate (
), sono contento di aver trovato conferma alla mia tesi.
Anche questa sembrerà un'ovvietà (lo è), ma quel che maggiormente differenzia le partite contro giocatori trovati casualmente da quelle fatte in un contesto di gente preparata è proprio l'aspetto che tu evidenzi: la minore distanza che si riesce a prendere cercando di tenere la testa sin dall'inizio. Con giocatori del mio stesso livello, ad esempio, se riesco a ottenere un certo margine di distacco posso riuscire a vincere (o ad arrivare comunque secondo o al massimo terzo) anche venendo colpito da un insidioso guscio blu di fronte al traguardo, proprio perché avevo comunque ottenuto delle buone distanze mentre gli altri si massacravano dietro.
Giocando contro avversari forti, invece, il suddetto margine è veramente sempre così sottile che, quelle poche volte che riesco a tenere la testa delle gare, in un attimo mi ritrovo ad essere superato da una o due persone se un guscio blu mi arresta, e a dover anche fare i conti con un retroguscio o una bomba piazzata ad hoc affinché io non possa ripartire in tempi relativamente brevi. A tal punto i possibili scenari possono essere due: arrivare comunque tra i primi quattro e fare i salti di gioia, oppure (ipotesi molto più probabile e realistica) finire in fondo alla classifica dopo aver preso schiaffi a in mezzo alla boglia di giocatori che nel frattempo mi hanno raggiunto.
Ma questo è
Mario Kart, si sa e lo conosciamo (chi più e chi meno, ovviamente), pertanto non c'è da stupirsi di simili situazioni ma bisogna anzi essere pronti a farci i conti senza rodersi il fegato.
Citazione
A me è capitato diverse volte di fare sequenze di gare contro gente forte in cui finivo sempre primo o secondo, per poi cadere nella bolgia per le successive 10 gare, senza un motivo apparente
Anche questo è un classico, purtroppo. Come quando vengo devastato da stellate o bombe tirate con precisione da cecchino a inizio gara, poi compio miracolosi comeback che mi riportano verso la seconda posizione e lì mi stronca, definitivamente, qualche oggetto che non potrei in alcun modo evitare. Risultato? Ultimo. Welcome to
Mario Kart!
Davvero in passato ho avuto la tendenza a prendermela troppo con la sorte avversa (che io non sia fortunato nei giochi è un dato di fatto più che assodato), tuttavia ora cerco sempre più di domandarmi: è veramente colpa della sfortuna, o sono io che mi sono messo in condizione di non poter vincere? Sono davvero sicuro di aver fatto tutto il possibile per evitare di trovarmi in circostanze sfavorevoli? Se la risposta a quest'ultimo interrogativo è sì va bene, si fa un respiro profondo e si cerca di giocare con serenità la prossima gara sperando di avere un po' più di fortuna. Ma se la risposta è no, vuol dire che c'è qualche gap nella mia conoscenza del gioco/nelle mie abilità. E tale gap, nei limiti del possibile, preferisco cercare di colmarlo.
Questo è il significato alla base della mia lunghissima, logorroica dissertazione di questo topic.